CORSPORT (S. RIZZO) - Parte ufficialmente oggi lavventura della Roma americana. Tutti in ritiro a Brunico, storica cittadina dove spesso è nata la stagione giallorossa. Ma tutto o quasi sarà nuovo, dal presidente allallenatore. E sarà interessantissimo sentire oggi cosa diranno Tom DiBenedetto e Luis Enrique. Cè grande curiosità in tutta Italia per la Roma straniera, cè soprattutto attesa tra i tifosi.
Cè anche molta apprensione tra il popolo giallorosso. Le speranze e le paure si mescolano, cè grande ansia. Gli interrogativi sono tanti, probabilmente troppi: ma così ha voluto la nuova società. Che ha scelto una strada innovativa, con scelte imprevedibili, dando spesso limpressione di voler a tutti i costi stupire tutti. Così, per lallenatore si è partiti da Ancelotti per arrivare a Luis Enrique. E, arrivando allultimo acquisto, per il portiere si è partiti da Buffon per arrivare a Kameni. Passando per Julio Cesar, Viviano e Stekelenburg.
Allenatore e portiere: stiamo parlando di due ruoli fondamentali, che nella storia della Roma hanno avuto un peso straordinario. Ha vinto lo scudetto Capello, lhanno sfiorato Spalletti e Ranieri: non erano degli sconosciuti. Luis Enrique è stato scelto inseguendo il mito di Guardiola: dal Barcellona B a quello vero, senza paura. Oggi il Barcellona di Guardiola è la squadra più forte del mondo. La scelta di Luis Enrique è un azzardo, ma ha almeno il pregio di essere intrigante: si è scelto un allenatore che crede nel gioco, che ha idee moderne, che costruisce squadre offensive.
La scelta di Kameni è più di un azzardo. I tifosi della Roma molto hanno patito per il portiere: il balletto tra Doni, Julio Sergio, Artur e Lobont ha contraddistinto le ultime stagioni. Le risposte positive sono state poche, in molti giurano che con un portiere di grande livello forse la Roma avrebbe vinto un altro scudetto. Certo è che se il portiere era il problema numero 1 della Roma, lorganico attuale (Kameni, Curci e Lobont) non sembra migliore di quello passato (Doni, Julio Sergio e Lobont).
Staremo a vedere. Certo è che quando si scommette troppo ( e scommesse sono anche Josè Angel, Nego, Bojan e lo stesso Lamela) o si è particolarmente bravi e fortunati, e allora può succedere tutto, oppure - come capita alle persone normali - si azzecca e si sbaglia. Certo, il mercato chiude il 31 agosto, e magari arriveranno anche grandi nomi. Magari, qualche certezza non farebbe male.