IL ROMANISTA (V. VALERI) - In Coppa America ha esordito al 31 del secondo tempo al posto di Pato nel deludente 00 contro il Venezuela,ma siamo sicuri che ManoMenezes gli darà altre possibilità per mettersi in mostra: Lucas Rodrigues Moura Da Silva
Nato il 13 agosto del 1992 a San Paolo, Lucas è un centrocampista offensivo a cui piace svariare su tutta la trequarti dattacco, tanto che il Ct brasiliano starebbe provando a trasformarlo definitivamente in una mezzala. Destro naturale, è dotato di un grande tiro e di un dribbling stretto con il quale lascia spesso e volentieri sul posto il diretto avversario. Come ogni talento emergente in Sudamerica, si parla di lui in chiave europea, tanto che già diversi club stanno raccogliendo informazioni per valutarne lacquisto. Anche la Roma ha attivato i suoi osservatori, con Walter Sabatini sempre attento a quanto di buono e utile offre questa edizione della Coppa America. Sfumato quasi definitivamente Ricky Alvarezdel Velez, vicinissimo alla firma con lInter per una cifra superiorea quanto pattuito dal ds giallorosso con la dirigenza argentina,da Trigoria si cerca unalternativache si adatti bene al 433 di Luis Enrique e possa assicurare una crescita tecnica considerevole nel futuro.
NEL NOME DI MARCELINHO Lavventura calcistica di Lucas inizia prestissimo, a soli 6 anni, quando
entra a far parte dellEscuela Marcelinho, una sorta di accademia aperta da Marcelinho Carioca,
funambolico trequartista brasiliano famoso per la bravura nei calci piazzati, che tentò di sfondare anche
in Europa (al Valencia) ma fallì. Dopo un anno allEscuela, Lucas trascorre un altro anno al Santa Maria e poi altri due al Club Atletico Juventus, prima di finire nelle giovanili del Corinthians a soli 10 anni. Da quel momento, tutti quanti cominciano a chiamarlo e a lui non dispiace affatto Marcelinho. La sua crescita prosegue fino al 2005, proprio nellanno in cui il Timao torna a vincere il titolo brasiliano dopo tante difficoltà economiche e tecniche; Lucas decide di trasferirsi al San Paolo, club rivale del Corinthians, e da quel momento dà una netta svolta alla sua ancora acerba carriera.
EREDE DI HERNANES Dopo quattro stagioni e mezzo nelle giovanili dei Tricolor, Lucas - che su consiglio del padre si libera dello scomodo soprannome viene chiamato in prima squadra dal tecnico Sergio Baresi, che lo fa esordire l8 agosto 2010 contro lAtletico Paranaense. È la tredicesima giornata del Brasileiro e il match, disputato al Joaquim Guimaraes, finisce 1-1. Lucas entra al 90 al posto di Cleber Santana, autore tredici minuti prima del momentaneo vantaggio. Da quel momento, il 37enne Baresi lo utilizza con continuità e sempre con minutaggi maggiori, apprezzandone le doti tecniche e conoscendolo già dai tempi dellUnder 20 paulista. Saranno 25 i gettoni di presenza per Lucas in tutto il 2010, impreziositi da ben 4 reti realizzate contro Mineiro (due volte), Palmeiras e Cruzeiro. La cessione di Hernanes alla Lazio, poi, favorisce ancora di più il giovanissimo Lucas, che viene considerato dagli addetti ai lavori come lerede naturale dellattuale fantasista biancoceleste, anche se le caratteristiche fisiche sono molto diverse. Lucas, infatti, supera appena il metro e settanta daltezza e pesa appena 66 chilogrammi, risultando ancora molto leggero e forse non sufficientemente sviluppato per affrontare campionati più duri e competitivi di quello brasiliano. La sua velocità è indubbia, e anche questanno sta aiutando il gioiellino verdeoro a mettersi in mostra: già 3 in 5 presenze i gol realizzati nel Brasileiro 2011, interrotto per la Coppa America che lo vede tra i preferiti di Menezes.
PROMESSA A LEO A inizio giugno, quando ancora lInter era guidata da Leonardo e non era costretta a sentirsi dire di no da Villas Boas, Ancelotti e Capello oltre che da Della Valle per Mihajlovic - , Lucas Rodrigues si era promesso proprio al neo direttore sportivo del Paris Saint Germain,almeno secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.it. Daltronde è risaputo il rapporto preferenziale che Leo ha con il San Paolo, avendo pescato proprio da lì lasso Kakà quando svolgeva il ruolo di osservatore per il Milan. LInter,almeno fino a un mese fa, era molto interessata al 18enne che con i Tricolor indossa la maglia numero 10, ma a frenare ogni trattativa è il contratto stilato dal club brasilianocon lentourage del ragazzino lo stesso di Neymar, Hulk, Robinho e Alex che scade nel 2015 e prevede una clausola rescissoria pazzesca, pari a 80 milioni di euro.
Una cifra inavvicinabile, anche se trattabile, ma di sicuro non basteranno10 milioni per strapparlo al San Paolo, soprattutto se con lamaglia del Brasile aumenterà la sua visibilità nei prossimi match del girone
eliminatorio. La Roma, ad oggi, non può far altro che aspettare gli avvenimenti e monitorare la situazione, sperando che arrivi il momento giusto per sfruttare i buoni uffici di Sabatini in Sudamerica per arrivare al giocatore