DiBenedetto si presenta «Roma, apriamo un ciclo»

14/07/2011 alle 11:23.

GASPORT (A. CATAPANO) - Dice Francesco Totti: «Spero che gli americani abbiano lavorato nel verso giusto» . Ma ricostruire una società, ristabilire l’equilibrio finanziario e al tempo stesso alzare la competitività della squadra, è impresa più difficile che indossare una maglietta nell’unico verso giusto, appunto. Ci vogliono intelligenza e lungimiranza per capire qual è la direzione migliore da prendere, e non è detto che sia quella più breve. Infatti, la nuova Roma avrà bisogno soprattutto di tempo

IL TEAM Riequilibrio dei conti, rispetto del fairplay finanziario, riduzione del monte ingaggi, aumento dei ricavi, ringiovanimento della squadra, apertura di un ciclo vincente: sono le linee guida del «progetto a lungo termine» che oggi Thomas Di-Benedetto, patron in attesa del definitivo passaggio di consegne, spiegherà nella presentazione evento in programma a Trigoria. Facile prevedere il tenore delle domande che gli verranno rivolte: qual è il budget per la campagna acquisti? Ci saranno cessioni eccellenti? Dopo i giovani talenti, arriveranno anche i grandi campioni? Sarà difficile ottenere risposte.

Del resto, DiBenedetto le risposte giuste le ha già date ieri a e Claudio  (mentre Franco Baldini è rimasto a Londra, dove però ha ottenuto il via libera dalla federcalcio inglese, che oggi ufficializzerà il suo trasferimento a Roma da ottobre) che in una riunione mattutina gli hanno illustrato il planning della campagna acquisti e l’impatto che ogni operazione avrà sui bilanci. Piano letto e approvato.

Il mercato della Roma è soltanto all’inizio, su entrambi i fronti, acquisti e cessioni. «Abbiamo molto lavoro da fare, ma avremo le risorse necessarie per farlo» , la mission che ha consegnato ai suoi collaboratori. Fin qui, il lavoro di lo ha soddisfatto. DiBenedetto è rimasto molto colpito, in particolare, dalle immagini di Lamela. Ha condiviso anche l’ingaggio di Kameni. «Se è stato scelto dall’allenatore e dal direttore sportivo— ha sottolineato —, vuol dire che è una scelta della Roma: questo significa giocare di squadra» .

SOCI O RIVALI? Una concezione, quella del team, molto americana, che andrà trasferita in una realtà, invece, molto italiana. E quindi poco abituata a giocare di squadra. Ad esempio, il consorzio americano e UniCredit sono partner o competitors? Oggi DiBenedetto e Roberto Cappelli, legale di fiducia della banca e presidente ad interim fino al closing, ovviamente prometteranno che andranno d’amore e d’accordo. Ma quel che è accaduto a Londra due giorni fa ha fatto venire qualche dubbio: si sono dovuti rivedere termini e tassi del finanziamento che la banca ha concesso per lo start up dell’operazione, fatto insolito alla vigilia del closing. La cosa è stata risolta, tanto che da Bingham, lo studio legale di Boston che assiste DiBenedetto, sono già partiti i nuovi contratti. Ma la cogestione con la banca andrà monitorata, tema che Luis Enrique ottimista: «I tifosi vedranno subito che giocheremo per vincere» peraltro è stato affrontato anche ieri nel corso di una conference call col vice d. g. UniCredit Paolo Fiorentino. L’intenzione c’è Stamattina DiBenedetto e Cappelli saranno presentati alla squadra. La proprietà ha apprezzato molto le prime parole pronunciate da Luis Enrique. «Voglio che la gente veda, fin dall’inizio, che giocheremo per vincere. È necessario che ci sia da parte di tutti lo spirito giusto per fare ogni volta i tre punti, in casa e fuori: questo è il mio progetto» . E su questo sono tutti d’accord