IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Francesco Totti lha presa malissimo. Già sera arrabbiato molto quando, la scorsa settimana, il suo amico fraterno Daniele De Rossi era finito nel frullatore del calcioscommesse, figuratevi come abbia reagito alle indiscrezioni che lhanno tirato direttamente in ballo da Cremona.
Tanto per cominciare - secondo Totti - la Roma per nessuno è «la Giallorossa». E lì per lì Francesco sè fatto pure una risata quando un amico, laltra notte, lha chiamato (svegliandolo) per anticipargli che il suo nome sarebbe stato tirato in ballo (in quel modo) come fonte di una informazione per giocare lover su Fiorentina-Roma. Francesco ha incassato ed è andato a dormire, cè riuscito poco in realtà, in attesa di verificare il giorno dopo come i giornali avrebbero riportato quellindiscrezione. «Non cè un riferimento preciso.
Le solite illazioni, il solito sistema di sbattere un personaggio famoso in prima pagina. Io sono sereno, ho la coscienza a posto e tornerò a dormire sonni tranquilli», le sue confidenze sempre allo stesso amico, ieri però, con i giornali davanti agli occhi. Francesco si è messo subito in moto con gli avvocati. Stanno per partire le querele, inevitabili. «Sono tranquillo, però che rabbia. Pur non essendo mai stato realmente nominato, mi hanno tirato in ballo. Incredibile. Mi difenderò». Lo stupore si è trasformato in rabbia. Totti ha contattato i vertici di UniCredit, poi ha parlato con lavvocato Antonio Conte, legale della Roma, e con colui che da sempre tutela i suoi interessi, cioè lavvocato Franco Coppi.
Vuole essere difeso da quella che considera «una diffamazione». E appena tornato da Formentera, ieri è stato tutto il giorno a casa, sta per ripartire per le vacanze, stavolta per un giro negli States. Spera che il caso si sgonfi con la stessa facilità con cui è stato creato. Come è successo con Daniele De Rossi. Il primo difensore di Francesco Totti è stato Paolo Fiorentino, vice direttore generale di UniCredit, istituto di credito bancario attualmente coproprietario della Roma. «Nutriamo la più assoluta fiducia nella piena correttezza del comportamento della società e di calciatori del calibro di Totti e De Rossi. La società è intervenuta con un comunicato molto fermo e preciso.
È frustrante dover constatare che millanterie di una banda di malfattori possano gettare ombre su calciatori o società che nulla hanno a che fare con queste tristi vicende», le parole del numero due di UniCredit. Arriva anche il comunicato della (vecchia) società giallorossa quasi in concomitanza con le parole di Tullio Camiglieri, responsabile della comunicazione della nuova proprietà («giù le mani da Totti e dalla Roma»). «Tutte le illazioni di questi giorni sono prive di fondamento o riscontro oggettivo. Si ribadisce lassoluta estraneità propria e del calciatore Totti ai fatti ipotizzati. La Roma intende difendere in ogni sede ed in ogni modo la propria reputazione e quella del proprio capitano nei confronti di chiunque abbia leso limmagine e lonorabilità della società stessa, dei propri tesserati e dei propri azionisti», fa sapere lufficio stampa della Roma, che non ha gradito lintromissione dei comunicatori di DiBenedetto.
Due voci per dire la stessa cosa. E sulla stessa linea comunicativa, lavvocato dei giallorossi, Antonio Conte, che ha parlato di un Totti «assolutamente estraneo ai fatti». Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si è schierato con il capitano. «Basta con il fango sulla Roma.
In queste ore assistiamo a una rincorsa di notizie riferite che sembrano avere solo lo scopo di trovare qualche nome altisonante con cui fare i titoli strillati. È ora di finirla. A Francesco, come già a Daniele, va la vicinanza e laffetto di tutta la città e di tutti gli sportivi».