REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Parlare di scommesse, in questo periodo, è sempre un po' pericoloso. Ma come definire, altrimenti, le scelte delle grandi (e non solo) del nostro calcio? Perché la nuova tendenza, a tutte le latitudini, è stupire. Soprattutto in panchina. Dopo le big, con
CATANIA A MONTELLA - A Catania si cambia: Simeone, l'azzardo di gennaio diventato eroe di una salvezza raggiunta con un turno di anticipo, lascia il Catania. "L'amministratore delegato del Calcio Catania Pietro Lo Monaco e l'allenatore Diego Pablo Simeone hanno definito la risoluzione consensuale del contratto", fa sapere il club in una nota. Ma in Sicilia hanno già pronta l'alternativa: Vincenzo Montella. L'idea è nata qualche settimana fa, chissà se proprio nel giorno dello scontro alla penultima di campionato tra i rossazzurri e la Roma, che ha regalato la salvezza ai siciliani. Una cosa è certa: la trattativa è avanzatissima e oggi l'ex aeroplanino incontrerà l'ad Lo Monaco. Probabile, più che possibile, si arrivi alla fumata bianca che regalerà al Catania il nuovo tecnico. Una trattativa nata al tramonto del campionato, dopo che Simeone, aveva fatto sapere di essere allettato da altre proposte ("Prima o poi allenerò l'Ateltico Madrid", la sua certezza). Nella volata tra Marcolini, ex vice di Mihajlovic, e Torrente, l'ha spuntata l'ex aeroplanino: per la firma, ormai, è questione di ore
PIOLI AL PALERMO - In Sicilia è tempo di cambiamenti. Ieri Zamaprini ha ufficializzato il divorzio da Delio Rossi, dopo appena cinque minuti di faccia a faccia. E, proprio in serata, il patron rosanero ha mosso passi avanti importanti per chiudere con Pioli, liberato la scorsa settimana dal Chievo. Accordo raggiunto, contratto biennale, ufficialità che tra stasera e domani dovrebbe arrivare proprio per bocca del presidente. Su di lui si era mosso l'ex ds rosanero Sabatini, ufficialmente sondando la sua disponibilità per la Roma. Ma il colloquio potrebbe essere servito anche a verificarne la solidità per una candidatura al Palermo dell'"amico" Zamparini. Pioli, a questo punto, sarà il diciassettesimo allenatore diverso ad alternarsi alla guida dei siciliani nel corso dei nove anni di gestione Zamparini.
ACCORDO CON LUIS ENRIQUE - La scommessa più affascinante, tanto per restare in tema con l'attualità, è quella che a ore ufficializzerà la Roma. Manca pochissimo per chiudere l'accordo definitivo tra Walter Sabatini e Luis Enrique che definirà il passaggio alla Roma del tecnico uscente del Barça B. Ieri il futuro ds romanista ha incontrato a Milano, insieme a un legale di DiBenedetto, l'avvocato del tecnico asturiano: intesa di massima su un accordo di 2 anni più uno, da definire alcuni dettagli sui "premi" a rendimento, che faranno oscillare la cifra proposta intorno al milione e mezzo a stagione. Ma la conclusione dell'affare è ormai certa, tanto che Sabatini - a ore dovrà anche liberare Deschamps - potrebbe persino rinunciare a un viaggio a Barcellona per chiudere. In questo caso, l'appuntamento sarebbe direttamente per lunedì a Roma, dove Luis Enrique arriverebbe per mettere nero su bianco ed essere poi presentato alla stampa: prima icona del progetto sportivo della nuova società americana. Nelle ore immediatamente successive, ci sarebbe posto anche per l'annuncio di altri tre colpi: un portiere (ieri Sabatini ha incontrato Vigorelli, agente di Storari e Viviano), un esterno e un fantasista. Più Ricky Alvarez di Lamela.
LE ALTRE - Ma in serie A ci sono ancora panchine scoperte. Cesena, Chievo e Lecce aspettano certezze. In romagna, in ogni caso, dopo l'addio di Ficcadenti, la pista giusta potrebbe essere Giampaolo, ma i colloqui con i candidati sono ancora in corso e non è escluso un nome a sorpresa. A Verona, invece, il ritorno di Di Carlo farebbe felici tutti, compreso il tecnico. Ancora di più la conferma a Lecce di De Canio, possibile solo in caso di addio definitivo della famiglia Semeraro. Più complicata la situazione delle neopromosse Siena e Atalanta. Entrambe, prima di decidere, vogliono prima capire se lo scandalo scommesse riscriverà la geografia dell'ultima serie B con ripercussioni sui risultati ottenuti: i toscani dovranno sciogliere il ballottaggio Ventura-Marino, a Bergamo resterà Colantuono (tentato però dal Torino). A meno di terremoti di classifica che rimettano in discussione la promozione in serie A.