
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Sta disputando lEuropeo Under 21 con la Spagna, ma quando si presenta davanti ai microfoni parla praticamente solo del suo futuro. È un uomo mercato, Martin Montoya.
Sulla possibilità di raggiungere Luis Enrique a Trigoria, il terzino destro sembra essere categorico: «Se mi chiamasse parlerei con lui, e gli spiegherei che anche se mi dispiace molto perché sarebbe bello lavorare di nuovo con lui, la mia volontà è di restare qui, nella squadra dei miei sogni, perché voglio vincere e arrivare lontano». In realtà, davanti alla prospettiva di far parte della rosa di Guardiola la prossima stagione ma senza giocare, Montoya potrebbe anche accettare un trasferimento. Solo in prestito però, visto che viene considerato da tutti - e lui ne è consapevole - lerede di Dani Alves.
Montoya ha anche parlato di Bojan e Thiago Alcantara, giocatori, soprattutto il primo, nel mirino della Roma: «Anche per loro si dicono le stesse cose, e a noi non piace. Ovviamente fa piacere sapere di essere al centro dellattenzione di altri club, ma noi vorremmo restare qui ed affermarci. Dicono di noi che solo andando via potremmo crescere, e altri ci considerano solo merce di scambio: non mi piace, mi sento un po disprezzato».
Quella di Montoya è una verità solo parziale: la cosa che a questi giovani spagnoli non piace è quella di essere inseriti in ogni trattativa. Bojan, in particolare, soffrirebbe molto questa cosa. Il Barcellona vuole Sanchez? Ecco Bojan più soldi. Vuole Giuseppe Rossi? Idem. Questo, allattaccante, non va giù. È anche disposto a lasciare il Barcellona, magari - come vorrebbe la Roma - in prestito con diritto di riscatto, ma vuole che sia perché ci sia un club che punti realmente su di lui. Che lo voglia, che sia disposto a dargli fiducia. Non vuole lasciare quella che è la squadra più forte del mondo solo perché inserito in qualche trattativa.
La Roma questo lo sa. Glielha detto Luis Enrique, che intende parlare col giocatore (a meno che non labbia già fatto...) e convincerlo a seguirlo a Roma. Per rilanciarsi, visto che anche con la Spagna Under 21 ha perso il posto da titolare: «Ma lui è forte - ha commentato Montoya - vedrete che tornerà ad essere importante». Magari, proprio nella squadra dove lui dice di non voler andare.