GASPORT (M. CECCHINI) - Il sergente Luis Enrique e il grillo parlante De La Peña, praticamente inseparabili. Giovani esuberanti, convinti di avere un grande avvenire. Arrogantelli, quel che ci vuole per domare la Roma. Il primo
FUORI I NOMI! Lallenatore è partito col botto: dovrà essere una Roma giovane, esuberante, feroce. Nuova, soprattutto. Questo lo tengo, quello me lo cacci. Luis Presto un portiere titolare e un centrale da affiancare a Juan. Il tecnico ha chiesto il terzino destro del Barça Montoya Enrique vorrebbe dare almeno una bella rinfrescata alla casa, cambiare quasi tutto larredamento. Ma i mobili che ha trovato non sono tutti da buttare e le risorse, oltretutto, notevoli ma non illimitate. Sabatini si è già mosso parecchio, di qua e di là, seguendo le indicazioni dellasturiano. Qualche nome è già stato bloccato: se li farà piacere pure De La Peña. Su alcune urgenze concordano tutti: un portiere, un centrale difensivo, un terzino, unala e un vice Totti.
DIETRO Dei tre portieri ancora nella rosa, resterà solo Lobont. Julio Sergio non avrà difficoltà a trovare una sistemazione degna della sua professionalità. Con Doni bisognerà trattare fino allultimo centesimo, a chi molla per primo. Sabatini giura di avere già in pugno il titolare della prossima stagione, ma non dovrebbe essere lolandese Stekelenburg. «La Roma sarebbe un'ottima scelta», » , ha detto il suo agente. Per lui, non più per il d. s. Anche il nome dellargentino Sergio Romero gira troppo per essere quello giusto, forse Sabatini ci sorprenderà, tanto lo sapremo tra poco, è questione di giorni. E urgente è pure la questione centrale: con Burdisso impegnato in Coppa America, va trovato subito qualcuno da affiancare a Juan: quel Leonel Galeano rispuntato ieri, 20enne, argentino, è troppo sbarbato per tutte queste responsabilità. Molto più affidabile sarebbe Tante ali accostate alla Roma, e poi cè il sogno Lamela. In attacco, molto vicino Bojan ma serve pure il vice Totti.
Silvestre del Catania. I terzini ci sono, ma sono stagionati (Cassetti), in crisi (Riise) o di seconda fascia (Rosi e Castellini). Luis Enrique rivuole il suo Martin Montoya, ma il Barcellona se lo tiene stretto. Sabatini qui dovrà fare un miracolo. Davanti Mezzali e ali a profusione, in decine sono stati accostati alla Roma, dove è sopravvissuto il solo Taddei (che, però, Luis Enrique conosce poco): Lamela, Alvarez, Ramirez, Bojan Krkic, che può anche giocare centravanti, alla Messi maniera, però. E invece va preso subito il vice Totti: possibilmente, più forte di Okaka e con meno pretese di Borriello. Magari pure più quotato di Alejandro Martinuccio del Penarol.