IL ROMANISTA (V. VALERI) - Erik Lamela e Diego Rubio. La Roma del prossimo anno parlerà inglese nelle stanze dei bottoni, forse portoghese in panchina, ma in campo potrebbe regnare lo spagnolo. I due calciatori (argentino il primo, cileno il secondo) hanno prepotentemente monopolizzato lagenda di Walter Sabatini in questi ultimi giorni, perché al nuovo ds giallorosso piacciono molto e le possibilità di farli giungere a Trigoria si fanno sempre più concrete. Soprattutto per Lamela del River Plate, per il quale laccordo con la società di Passarella sembra essersi trovato sui 12 milioni e anche quello con lentourage del giocatore non è così distante. I colloqui tra Sabatini e Cysterszpiler sono praticamente quotidiani, il direttore sportivo della Roma sta trottando parecchio, per abbassare letà media della rosa e costituire unossatura il più verde possibile alla squadra.
Ancora più giovane, ma con il gol facile, è Diego Rubio, centravanti di 180 centimetri in forza al Colo Colo e bomber nel Torneo di Prima Divisione Apertura, dove ha segnato già 2 reti in 6 partite disputate. Rubio, infatti, ha appena compiuto 18 anni ma il suo nome è già in circolo. Domenica, Walter Sabatini ha rilasciato unintervista esclusiva al quotidiano cileno La Tercera annunciando un imminente viaggio a Santiago per discutere del ragazzo con il padre procuratore Hugo: «Bravissimo giocatore ha spiegato il ds - , anche se è prematuro parlare di vera trattativa, prima vanno valutate tante cose». Per esempio il dettaglio di non poca importanza legato al passaporto: Rubio è extracomunitario e occupare lunico posto disponibile con un giovanissimo in erba potrebbe non essere scelta azzeccata. In ogni caso, domani il nuovo dirigente romanista sarà in Italia di ritorno da Buenos Aires, e non è escluso che lo faccia con un accordo chiuso.
Intanto rimane caldo, per la difesa, il nome del colombiano Cristian Zapata, grande protagonista dellUdinese qualificata in Champions. Lagente Massimo Italiani, però, smentisce ogni contatto: «Ogni giorno viene accostato a qualcuno spiega ma non mi sorprende, visto il valore. Con la Roma non ci siamo visti, sul suo futuro cè ancora da ragionare».




