IL ROMANISTA (F. CASSINI) - Mentre resta un mistero il nome del futuro allenatore della Roma, cè chi avanza autocandidature e chi invece sponsorizza quella altrui. Ieri a proporsi per la panchina giallorossa è stato lex tecnico del Bari Giampiero Ventura: «Io dai tempi di Luciano Spalletti ho tantissimi amici a Roma, da Conti a Pradè - ha detto intervenendo a Radio Ies -. Sono venuto spesso a Trigoria sia per vedere, sia per farmi vedere, anche in tempi non sospetti. Avrei una voglia pazzesca di allenare la Roma, avrei a disposizione tanta qualità, che se giustamente impiegata potrebbe stupire. La più grande gratificazione per un allenatore è vedere che i suoi giocatori sono coinvolti nellorganizzazione».
Quando gli chiedono di fare qualche altro nome per la panchina della Roma, Ventura non si sbilancia: «Non so quale potrebbe essere un allenatore adatto alla Roma. Avrei detto Gasperini, ma dipenderà anche da quali giocatori rimarranno e quali no. Penso che prima però si debba pensare allallenatore, poi alla squadra». Quanto al suo futuro: «Con alcuni ho parlato, e ho anche qualche piccola speranza. Perchè ora su ogni panchina ci sono diversi allenatori, alla Roma manca solo il mio nome. Per fare un certo tipo di calcio ci vuole voglia e mentalità da parte di una società. Non sono alla ricerca di un contratto a ogni costo, cerco la voglia di riportare la gente allo stadio, di giocare un buon calcio, di farlo con piacere. I complimenti di Villas Boas? Fa molto piacere, soprattutto perché è un allenatore in auge, e di cui in questo momento si parla molto bene».
Se Ventura si candida, cè anche chi conosce bene Carlo Ancelotti ed è pronto a rilanciare su un suo possibile futuro a Roma. «Ho parlato con Carlo - ha detto Adriano Galliani -, verrà a trovarmi nelle prossime settimane. È un grande allenatore e troverà sicuramente una grande panchina come merita. In Italia? Non lo so e se lo sapessi non lo direi». Di Ancelotti ha parlato anche Ciccio Graziani: «A seguito del suo recente esonero, Ancelotti potrebbe esser interessato al progetto targato DiBenedetto. Se verrà contattato, e previa offerta di un programma triennale, sarà pronto ad ascoltare i programmi della nuova proprietà. Carlo mi ha più volte confidato di voler, magari prima della fine della sua carriera, allenare la Roma. Avrebbe lappoggio della piazza e, se affascinato dal progetto americano, potrebbe trovare il clima ideale e nuovi stimoli per vivere una nuova grande avventura».