Ancelotti via dal Chelsea

23/05/2011 alle 11:03.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La notizia dell’esonero di Ancelotti arriva all’Olimpico quando Totti ha da poco pareggiato l’iniziale vantaggio di Mannini. In Italia sono le 21.05, a Buenos Aires le 17,10. Sabatini è in albergo e di lì a poco si dirigerà verso lo stadio José Amalfitani per assistere a Velez-Gimnasia. Sul taccuino del futuro ds gia

A Roma, però, impazza il toto-allenatore. L’esonero di (il contratto scadeva nel 2012) dopo la sconfitta con l’Everton, e il comunicato diffuso dal Chelsea («le performances in questa stagione non sono state all’altezza delle aspettative e che quindi è arrivato il momento di fare cambiamenti»), non fanno che rendere la situazione ancora più complicata. Ma se è vero che ora è libero e i tabloid inglesi già da ieri sera hanno iniziato ad accostarlo alla panchina giallorossa, in realtà le possibilità che questo accada – nonostante le speranze di – sono molto poche.

Dopo l’incontro con Stefano Pioli (che a sorpresa potrebbe essere il nuovo tecnico del Palermo), nelle prossime ore andrà invece in scena un nuovo sondaggio esplorativo da parte di con Marcelo Bielsa che nei giorni scorsi ha però ricevuto un’offerta importante dal Siviglia per la quale il club spagnolo attende una risposta entro domani. Ventiquattro ore, quindi, per capire quante possibilità effettivamente ci sono di vedere l’ex ct di Cile e Argentina sulla panchina della Roma il prossimo anno, senza contare che in giornata Baldini farà l’ultimo tentativo con Villas Boas, trionfatore (6-2) nella Taça de Portugal contro il Vitoria Guimaraes.

Chi invece è prossimo all’addio è Montella. Ieri l’attuale tecnico giallorosso è uscito definitivamente allo scoperto chiedendo chiarezza alla nuova proprietà: «Non so quale sarà il mio futuro, non mi è stato detto nulla di nuovo in queste settimane. Fino a qualche giorno fa ero io l’allenatore al 90%. Ora le percentuali si sono invertite. Mi dovranno dire qualcosa in settimana, almeno spero. Vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni. La Sampdoria sarà il mio futuro? Certamente è stato il mio passato. Tre mesi di Roma mi hanno fatto cambiare anche perché sono valsi tre anni da qualsiasi altra parte: sono cresciuto molto e tornare ad allenare i ragazzini sarebbe molto difficile. Se ho parlato con qualcuno? Ripeto, sono rimasto alle parole che mi dissero settimane fa (alla vigilia della trasferta di Udine, ndc) quando mi assicurarono che avevo delle possibilità. Sono stati mesi intensi. Sono e mi sento una persona e un allenatore diverso rispetto a tre mesi fa. Proposte ricevute? Sì, dai giovanissimi della Roma…». E non solo.