LEGGO- Antonio Carlos Zago, quattro anni in giallorosso e lo scudetto vinto da protagonista nel 2001, come vede la Roma che sta nascendo? «Mi sembra che le premesse siano buone. Il solo fatto di aver scelto Baldini è sinonimo di grande serietà, ora attendiamo qualche acquisto».
Sarà una Roma offensiva impostata sul 4-3-3. Eppure in questa stagione la difesa giallorossa ha subito la bellezza di 52 gol. «Non centra nulla il modulo. Conta il movimento senza palla dei giocatori, il sacrificio degli attaccanti e il lavoro dei mediani. Guardate ad esempio il Barcellona o la stessa Roma di Spalletti. Squadre offensive, ma molto ordinate». Si parla molto anche del ruolo del portiere. Secondo lei è giusto lasciar partire Doni e puntare su un nome nuovo? «Fino a qualche tempo fa Doni era considerato il secondo portiere più forte del Brasile. Ha giocato anche da infortunato, ma ha pagato qualche voce maligna di troppo. Se fossi la Roma me lo terrei stretto».