LIBERO (F. RUBINI) - La trattativa lunga e complicata ha fatto slittare la firma per il passaggio della Roma alla cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto. Nulla di grave: entrambe le parti in causa (gli americani e Unicredit) hanno imputato il ritardo alla mole consistente di documenti da controllare. La firma dunque arriverà nella notte
Ma la vicenda Roma non finisce con questa firma. Bisognerà chiedere tutte le autorizzazioni del caso allAntitrust; poi i nuovi proprietari dovranno lanciare un Opa sul 33% delle azioni quotate in borsa; infine dovrà essere convocata lassemblea degli azionisti che avrà il compito di eleggere il nuovo cda che a sua volta nominerà i vertici societari (è sicuro che DiBenedetto sarà il presidente). Il tutto dovrebbe portar via ancora quattro o cinque settimane. Ma una volta firmati i documenti, già dalla prossima settimana Baldini e Sabatini potranno dedicarsi al mercato per la prossima stagione. Il primo obiettivo sarà lallenatore: nel mirino cè Ancelotti in uscita dal Chelsea, ma Carletto prima di accettare vuol capire quali sono i reali programmi degli americani. In alternativa resta sempre calda la pista che porta alla riconferma di Vincenzo Montella.
Mentre a Boston le delegazioni trattavano, a Trigoria la Roma preparava la gara di oggi (ore 18) contro il Palermo, quando a guidare lattacco della Roma sarà Francesco Totti (tre doppiette nelle ultime quattro uscite) con Marco Borriello relegato per lennesima volta in panchina. In difesa spazio a Cassetti e Riise sugli esterni, mentre al centro Burdisso sarà affiancato da Loria. De Rossi e Pizarro faranno coppia nella zona mediana del campo e sulla linea dei trequartisti ci saranno Rosi, Menez e Taddei. Spiega Montella: «Facciamo attenzione al Palermo. Il quarto posto è un traguardo raggiungibile, abbiamo la possibilità di salvare la stagione». Sulle vicende societarie Montella è realista: «Siamo curiosi ma non ansiosi. La nuova proprietà americana? Ne parlerò quando sarà ufficiale». Da Palermo Zamparini profetizza «Vinciamo noi 2-0», mentre Delio Rossi avverte: «Pensare che la vera gara sia quella di Coppa col Milan sarebbe un grave errore».