IL ROMANISTA (D. GIANNINI)- «Uno crede in alcuni giocatori, e poi...». A dir poco sconfortato. Il giorno dopo Roma-Juventus di Carlo Verdone è cupo, a dispetto del sole che splende da giorni sulla Capitale. Perché non si può sorridere dopo che si è assistito ad una partita «terribile» come quel- la di domenica sera.
Il regista e attore, romano e romanista, è intervenuto ieri mattina a Radio Anchio lo sport ed ha raccontato il suo stato danimo e la sua delusione dopo lennesimo passo falso stagionale della Roma: «Il mio umore è come quello di tutti i romanisti ha detto -. La partita con la Juve è stata terribile e ora per la Champions si fa davvero dura». Sì, dura. Durissima, perché è vero che le altre squadre in corsa per il quarto posto (Udinese e Lazio) hanno perso tutte, lasciando di fatto invariate le distanze dalla zona Champions, ma è altrettanto vero che una Roma così ha ben poche possibilità di centrare lunico obiettivo (Coppa Italia a parte) che le resta. «La Juve è stata superiore sul piano tattico - ha proseguito Verdone - ha creato una barriera insuperabile. Nel secondo tempo è stato terribile. Uno crede in alcuni giocatori e poi invece non hanno reso. Questa era una partita fondamentale per sperare nellingresso in Champions, adesso tutto è complicato».
E pensare che lì davanti cè il Napoli che a livello di rosa non è certo superiore alla Roma e che invece è a soli due punti dalla vetta: «Cè una squadra più forte di tutti che è il Milan - ha spiegato ancora Verdone -, ma il Napoli è il gruppo più tenace e non molla mai fino al 90esimo: significa che cè una preparazione atletica ottima. Quella che non ha la Roma che non corre come le altre, è lenta e questo fa sì che come ieri sera (domenica, ndr) la Juve rientrava e faceva la muraglia. Cè da voltare pagina su questo brutto campionato, non so quanto abbiano colpa gli allenatori e nemmeno Ranieri ne aveva. Il guaio della Roma è che è una squadra lenta e solo il colpo del fuoriclasse può sbloccare la partita. La Roma con il modulo Spalletti, purtroppo, non la vediamo da tempo». E allora con un campionato da dimenticare e chiudere al più presto, le speranze si rivolgono al futuro, alla nuova proprietà a stelle e strisce che potrebbe far tornare quellentusiasmo che i risultati del campo stanno togliendo, Verdone conclude proprio sullarrivo di Thomas DiBenedetto: «Credo che, oltre al marchio Roma, bisogna voler bene a questa squadra. Deve essere più solida, bisogna rinnovarla e spendere molto. Se lui ha da spendere, io me lo auguro».