IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Ma perché una persona, un tifoso o un semplice appassionato, dovrebbe andare domani, vigilia di Pasqua, ore 12.30, magari avvitandosi in mezzo al traffico, allo stadio Olimpico a vedere Roma-Chievo? I giallorossi sono ormai lontani dalla zona Champions (idem per la finale di C
Totti può riaccendere il sorriso di qualche tifoso immalinconito dallandamento delle ultime prestazioni della Roma che ha cancellato in un colpo lultimo sogno rimasto e quellillusione riapparsa dopo la vittoria di Udine. Si sta per chiudere il sipario su una stagione cominciata male e finita peggio, dove lancora di salvezza è il cambio di proprietà, novità che ha spinto i giocatori a pensare al domani e un po meno alloggi. Pace, è andata così. Basta lobiettivo del capitano a riaccendere lentusiasmo di un popolo deluso? Forse no. Francesco però a questo traguardo tiene da matti. Per lui Roma-Chievo è la partita delle partite. Perché chi non può vincere con la sua squadra, si attacca al gioco dei gol, che è solo per pochi eletti. Il traguardo è lì a portata di mano: raggiungere e/o superare Roberto Baggio nella classifica di tutti i tempi dei marcatori di serie A.
Due gol, solo due. E il divin codino è messo alle spalle. Uno, solo uno, può bastare altresì a fargli trascorrere una Pasqua solo pareggiando con il grande Baggio, per poi sperare di mettere la freccia nelle successive quattro gare e puntare a Altafini, Nordahl, Meazza e a Piola, anche se questultimo, dallalto dei suoi 274 gol - resta quasi unutopia. Sono 204 le reti realizzate fino ad oggi da Totti, 205 quelle segnate dallex fuoriclasse di Fiorentina, Juventus, Milan, Inter, Bologna e Brescia. Al di là dei gol che Francesco realizzerà, intanto la differenza con Baggio è proprio questa: il romanista ha giocato e segnato sempre con la stessa maglia, Robi invece no, di città e casacche ne ha cambiate abbastanza. Per molti, anche troppe. Ma resta un campione assoluto. A Totti basta una doppietta per festeggiare. Sì, almeno lui. E ultimamente il numero dieci della Roma, di gol ne ha segnati quasi due a partita: 2 contro la Lazio, 2 contro la Fiorentina, 2 contro lUdinese e infine 1, che è servito a ben poco, contro il Palermo. Per Totti il campionato non è finito, the king of Rome - urlava un telecronista inglese il pomeriggio del derby - is not dead. Almeno lui non lo è, dead. Strano il calcio: qualche mese fa, Francesco se ne stava in disparte, giocava male, in un ruolo non suo, era condizionato dai vari equivoci tattici, era triste. Di lì le voci di un suo addio e di un campionato finito quando invece era appena cominciato. Proprio contro il Chievo, nella gara di andata, Ranieri lo mise in panchina (e Borriello) per far giocare Adriano, che questanno ha fatto davvero la comparsa.
Totti contro il Chievo ha uno score di tutto rispetto. Intanto, quando segna lui ai gialloblù, la Roma non perde. Quantomeno porta bene. Poi, di reti ne ha segnate sei contro il Chievo: 2 doppiette, 1 rigore; 3 gol in casa, 3 in trasferta; 3 gol con il destro, 2 con il sinistro, 1 di testa. Ci sono reti importanti di Totti al Chievo, ad esempio, quella del 7/12/2003 (0-3), la Roma si ritrovò in vetta alla classifica con il Milan, vantando il migliore attacco e la migliore difesa della serie A. Qualche anno dopo era una Roma più povera, ma la partita dellOlimpico contro i veronesi (4-0) del 21/12/2005 fu la prima vittoria della striscia record di 11 successi consecutivi conquistati dai giallorossi di Spalletti. Ma Totti non segna - in assoluto - al Chievo dal 28 febbraio del 2007: sabato saranno trascorsi 1515 giorni. E contro i gialloblù non va in gol allOlimpico 22 ottobre del 2006, ovvero 1644 giorni fa.