Subiti 68 gol in 44 partite

17/04/2011 alle 14:31.

IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Dicono che Hernandez sia sul taccuino di Sabatini alla voce

per la Roma 2011-12". Non sappiamo se sia vero. Di certo, ieri il rosanero ha fatto di tutto per dimostrare di meritarsi questa voce, infliggendo alla Roma di Montella la seconda sconfitta casalinga consecutiva in campionato dopo quella con la . La terza della gestione dell’aeroplanino all’Olimpico se contiamo anche

quella di con lo Shakhtar. E così la rincorsa al quarto posto subisce uno stop quasi decisivo contro una squadra che non vinceva in trasferta dal 6 febbraio. Bisognerà farsene una ragione, probabilmente


l’anno prossimo la Roma farà l’Europa League. Inevitabile se lasci 6 punti su 6 al Palermo (penultima difesa del torneo), 5 su 6 al Brescia, 4 su 6 al Parma, 2 al Chievo dopo che vincevi 2-0 in casa sua, 3 al dopo esserti trovato sul 3-0 a Marassi e 3 alla Sampdoria, che delle ultime 16 partite ne ha vinta 1 sola, quella contro la Roma. Non è con la sconfitta di ieri che il campionato della Roma è stato buttato via, ma con tutti gli stop precedenti, alcuni dei quali davvero incredibili.

Ora auguriamoci che almeno la Coppa Italia non venga lasciata andare, anche se la doppia semifinale con l’Inter per questa Roma sembra una montagna troppo alta da scalare. I giallorossi che hanno subito 68 gol in 44 partite ufficiali danno poche garanzie. Peccato, perché dopo Udine sembrava che il calendario potesse dare una mano ai giallorossi, che invece hanno confermato la loro brutta abitudine di sprecare tutto proprio quando sulla carta sembra facile. E a nulla sono valsi il 204esimo gol di in A, ora a -1 da Roberto Baggio e il ritorno alla rete di Vucinic, che non segnava dalla vittoria di Lecce del 4 marzo, 6 partite ufficiali fa. E pensare che con questo gol il montenegrino ha raggiunto il mito Rudi Voeller nella classifica dei marcatori romanisti in campionato di tutti i tempi a quota 45 reti. Un aggancio che ha il sapore della beffa dopo quel gol che si è incredibilmente mangiato a porta vuota col quale poteva portare la Roma sul 2-1 indirizzando la partita a favore dei giallorossi.

Ma Vucinic segna le reti difficili, quelle facili spesso e volentieri le sbaglia. Ecco, questa è un’altra cosa che bisognerà cambiare nella squadra che verrà. Quando c’è da vincere si vince, quando c’è da segnare si segna. Altrimenti le imprese sono inutili e fini a se stesse.