LEGGO (F. BALZANI) - «Vogliamo vincere subito lo scudetto, ma ci sono giocatori che non ci piacciono», ha dichiarato senza imbarazzi James Pallotta, punta di diamante della cordata guidata da Thomas DiBenedetto, anticipando di fatto la rivoluzione tecnica che sarà attuata a giugno nella Roma. Dopo Mexes (da cons
A deludere maggiormente gli americani sono stati Menez e Vucinic. Il primo, dopo 3 anni di molti bassi e pochissimi alti, ha subito ieri lennesima ramanzina di Montella. Inutile, visto che il francese è con la mente in Premier League ormai da alcune settimane. Arsenal e Liverpool se lo contendono (pensate un po) da tempo, ma non saranno disposte a spese folli per aggiudicarselo. Anche Vucinic è sul piede daddio. Il montenegrino sabato è stato fischiato dal pubblico giallorosso stanco del suo rendimento discontinuo. Inter e Juventus sono alla finestra. I soldi ricavati dalle cessioni di Vucinic e Menez (circa 30 milioni) saranno reinvestiti per lacquisto di un grande nome: Pastore, Bale o Ibrahimovic. Ne basteranno 10 invece per puntare sulla prima scommessa di Sabatini: il 19enne Lamela.
I maggiori cambiamenti però avverranno in porta. Buffon prenderà il posto del deludente Doni mentre Julio Sergio seguirà Ranieri alla Samp che non eserciterà il diritto di riscatto nei confronti di Curci, disposto a tornare a Roma seppur in panchina. Laltro clamoroso ritorno potrebbe essere quello di Aquilani dal Liverpool che deve ancora 12,5 milioni alla Roma e avrebbe proposto lex-giallorosso o il brasiliano Lucas come contropartita tecniche.
La rivoluzione interesserà anche lo staff tecnico. Mercoledì ci sarà lincontro decisivo tra Franco Baldini e Carlo Ancelotti. Il tecnico ha un piede e mezzo fuori da Londra e avrebbe accettato la corte della Roma nonostante lormai probabile mancata qualificazione in Champions. Con lui faranno ritorno nella capitale anche il preparatore atletico Massimo Neri, lex-portiere Franco Tancredi e Mauro Tassotti nel ruolo di vice-allenatore.