IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Vincenzo Montella fa unanalisi lucida, anche se un po scontata. «La Coppa Italia, sia per la Roma che per lInter, è quasi lultimo traguardo stagionale. Dico quasi perchè noi ancora non abbiamo perso tutte le speranze di poter entrare in Champions, anche se la situazione è molto complicata. Si affrontano due squadre ferite per quanto fatto fin qui sia in campionato che in Europa: serviranno grosse motivazioni e vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento.
IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) -
Vincenzo Montella fa unanalisi lucida, anche se un po scontata. «La Coppa Italia, sia per la Roma che per lInter, è quasi lultimo traguardo stagionale. Dico quasi perchè noi ancora non abbiamo perso tutte le speranze di poter entrare in Champions, anche se la situazione è molto complicata.
Si affrontano due squadre ferite per quanto fatto fin qui sia in campionato che in Europa: serviranno grosse motivazioni e vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento. La differenza la farà la personalità più che i colpi dei singoli», dice lallenatore della Roma. Una squadra, quella giallorossa, che si ripresenterà davanti al proprio pubblico dopo la figuraccia rimediata sabato contro il Palermo. Con alcuni giocatori, Vucinic e Menez su tutti, pesantemente nel mirino dei tifosi.
Montella spiega. «Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche temperamento, carattere per reagire a situazioni come quelle capitate a noi in questo periodo. Se cè un giocatore che vuole andar via, deve fare bene in campo e dimostrare di meritare una squadra migliore della Roma. Ma non essere amati può essere uno stimolo per dare di più. Se vuole, un giocatore può trovare le motivazioni in ogni partita. Credo che gli atteggiamenti di una persona, poi, non si possono cambiare perché sono radicati. Si possono smussare, se mai, e rispetto a quanto ero abituato a vedere qualche miglioramento in questo senso cè stato». E poi. «Molto spesso si dice che io difendo troppo i giocatori. Ma io, in realtà, faccio tutto pensando al bene della squadra, a come tirar fuori il meglio da ogni singolo giocatore. Per me sarebbe molto facile, molto comodo, perché gli umori della piazza li avverto anche io, avere un consenso popolare e mediatico buttando la croce su alcuni atteggiamenti. Ma per me il compito principale è far rendere al massimo i giocatori in base alle loro caratteristiche, anche quelle comportamentali. E non mi sono mai sentito tradito dalla squadra». Su un eventuale futuro nella nuova Roma, infine. «Il mio lavoro verrà valutato da chi cè adesso in società o da chi magari arriverà. Sulla scelta del prossimo allenatore non credo inciderà la giovane età. Verrà scelto un tecnico in base alle caratteristiche, cioè se sarà valutato allaltezza oppure no». Totoformazione: assente Totti per squalifica, Borriello sarà il centravanti con Vucinic probabilmente attaccante di sinistra e Simplicio (o Perrotta) trequartista. In difesa torna Juan accanto a Nicolas Burdisso.