Montella bacchetta i suoi "Serve talento e personalità"

19/04/2011 alle 10:55.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Vincenzo Montella fa un’analisi lucida, anche se un po’ scontata. «La Coppa Italia, sia per la Roma che per l’Inter, è quasi l’ultimo traguardo stagionale. Dico quasi perchè noi ancora non abbiamo perso tutte le speranze di poter entrare in Champions, anche se la situazione è molto complicata. Si affrontano due squadre ferite per quanto fatto fin qui sia in campionato che in Europa: serviranno grosse motivazioni e vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - 
Vincenzo Montella fa un’analisi lucida, anche se un po’ scontata. «La Coppa Italia, sia per la Roma che per l’Inter, è quasi l’ultimo traguardo stagionale. Dico quasi perchè noi ancora non abbiamo perso tutte le speranze di poter entrare in , anche se la situazione è molto complicata.
Si affrontano due squadre ferite per quanto fatto fin qui sia in campionato che in Europa: serviranno grosse motivazioni e vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento. La differenza la farà la personalità più che i colpi dei singoli», dice l’allenatore della Roma. Una squadra, quella giallorossa, che si ripresenterà davanti al proprio pubblico dopo la figuraccia rimediata sabato contro il Palermo. Con alcuni giocatori, Vucinic e Menez su tutti, pesantemente nel mirino dei tifosi. 

Montella spiega. «Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche temperamento, carattere per reagire a situazioni come quelle capitate a noi in questo periodo. Se c’è un giocatore che vuole andar via, deve fare bene in campo e dimostrare di meritare una squadra migliore della Roma. Ma non essere amati può essere uno stimolo per dare di più. Se vuole, un giocatore può trovare le motivazioni in ogni partita. Credo che gli atteggiamenti di una persona, poi, non si possono cambiare perché sono radicati. Si possono smussare, se mai, e rispetto a quanto ero abituato a vedere qualche miglioramento in questo senso c’è stato». E poi. «Molto spesso si dice che io difendo troppo i giocatori. Ma io, in realtà, faccio tutto pensando al bene della squadra, a come tirar fuori il meglio da ogni singolo giocatore. Per me sarebbe molto facile, molto comodo, perché gli umori della piazza li avverto anche io, avere un consenso popolare e mediatico buttando la croce su alcuni atteggiamenti. Ma per me il compito principale è far rendere al massimo i giocatori in base alle loro caratteristiche, anche quelle comportamentali. E non mi sono mai sentito tradito dalla squadra». Su un eventuale futuro nella nuova Roma, infine. «Il mio lavoro verrà valutato da chi c’è adesso in società o da chi magari arriverà. Sulla scelta del prossimo allenatore non credo inciderà la giovane età. Verrà scelto un tecnico in base alle caratteristiche, cioè se sarà valutato all’altezza oppure no». Totoformazione: assente per , Borriello sarà il centravanti con Vucinic probabilmente attaccante di sinistra e Simplicio (o Perrotta) trequartista. In difesa torna Juan accanto a Nicolas Burdisso.