«Champions? Ora è dura»

17/04/2011 alle 11:47.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Come nel peggiore degli incubi, la Roma sprofonda quando sembrava pronta al risveglio. Il 2-3 casalingo contro il Palermo affonda ogni residuo sogno-Champions



Gli chiedono l’analisi della gara. A fatica, la fornisce: «La sconfitta brucia soprattutto perché avevamo fatto buone cose. Dopo il pareggio di Pinilla, nella ripresa abbiamo provato ad osare qualcosa in più. Ci siamo esposti ai loro contropiedi e ci hanno punito». Una sconfitta che lo fa finire anche per la prima volta sul banco degli imputati. Fanno discutere le scelte iniziali:

«Il Palermo lavora bene sulle catene esterne e sapevo che poteva crearci dei problemi. Per questo motivo ho provato a cautelarmi con Rosi e Taddei. Rifarei comunque le stesse scelte». Sotto accusa la scarsa personalità della squadra - «Non so se sia un caso che segni solo Francesco. Non è comunque il momento di parlare di mancanze caratteriali» - che le prove di Menez e Vucinic: «L’impegno c’è stato, forse c’è stata troppa voglia di vincere. Nel calcio ci sta sbagliare gol facili. Anche Eto’o ne ha falliti di incredibili. I fischi? Fanno parte del calcio, è capitato anche a me. Non penso che queste contestazioni possano influenzare la loro permanenza a Roma. Sono stati superficiali? Non scherziamo, ci sta sbagliare delle reti. Mirko si è preso i fischi, basta. Non penserete che l’abbia fatto apposta».

Domanda inevitabile su Borriello: «Chi non gioca è sempre il più bravo. Quando non giocava Francesco, tutti lo volevate in campo. Se gioca Marco, dove lo metto . Tra i giocatori poca voglia di parlare. Basta però il giudizio di Pizarro: «Abbiamo fatto diventare fenomeno chi non lo è. Noi ci prendiamo le nostre responsabilità».