Recuperato Perrotta. Pizarro resta in dubbio

02/03/2011 alle 10:11.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - In vista di Lecce, la Roma recupera i pezzi. Nonostante il giorno di riposo fissato ieri da Montella, Perrotta e Borriello hanno lavorato sul campo e in Salento ritroveranno entrambi il loro posto da titolare. Totti, squalificato, ha ricevuto il Tapiro d’oro perché ri

Intanto per Pizarro nuova visita al ginocchio che ha dato il responso che ci si augurava: toccherà ora al calciatore dare l’ok per essere impiegato già venerdì. Di certo il nuovo staff tecnico non vuole correre rischi anche perché il cileno sarà fondamentale nella gara di contro lo Shakthar. Non che Lecce sia una tappa di avvicinamento a Donetsk ma in Ucraina la Roma non andrà certamente per una gita di piacere. Anche perché essere eliminati negli ottavi sarebbe un brutto colpo alla luce dei conti emersi dalla semestrale.

Basti pensare che arrivare ai quarti con Spalletti tre stagioni fa, contribuì a delle entrate pari a quasi il 13% del fatturato dell’anno seguente. I dati approvati lunedì dal Cda del club giallorosso (abbastanza vivace) mostrano al 31 dicembre 2010, un risultato netto negativo per 14,8 milioni di euro. Inoltre la differenza fra ricavi consolidati (72 milioni) e costi operativi (75,2) nel periodo in esame sono aumentati del 4%. La posizione finanziaria netta consolidata è negativa per 17,7 milioni, con i debiti tributari a fine semestre pari a 5,9 milioni e il patrimonio netto consolidato, arrivato a - 28. Anche chi non s’intende molto di finanza, evince come tutti i conti siano preceduti da un segno meno. Senza contare, poi, che questi numeri si riferiscono ai primi sei mesi: la previsione per giugno è di arrivare ad un passivo di 35 milioni.

Qualora invece la Roma riuscisse nell’impresa a Donetsk (oggi la società saprà se gli ucraini avranno fatto appello per il caso-), potrebbe incassare altri 3,3 milioni, senza contare l’ulteriore incasso e l’opportunità di sfruttare al massimo l’assegnazione dei ricchi proventi televisivi del «market pool», che viene decisa solo alla fine della competizione, pesando vari fattori, tra cui quante squadre di ogni paese partecipano (meno squadre ci sono e più alto è l’introito) e come si sono classificate. Senza l’anno prossimo, evaporati minimo 7,2 milioni (3,9 per la partecipazione ai gruppi e 3,3 per le sei gare da disputare). Con i market pool e la biglietteria, il totale salirebbe a 15. Una debacle finanziaria, insomma.