Mexes, tra la testa e il cuore

20/03/2011 alle 11:17.

IL ROMANISTA (E. MASETTI) - La testa dice Milano, il cuore preferisce Roma. Philippe Mexes è praticamente diviso a metà. Da una parte, il club con più titoli al mondo che lo corteggia e gli offre un quadriennale da oltre quattro milioni l’anno. Dall’altra, la squadra con cui ha giocato le ultime sette stagioni, i compagni che adora e con i quali sogna(va) di vincere finalmente qualcosa di importante, la città dove è nata la sua seconda figlia Eva, e dove il primogenito Enzo è cresciuto, tanto da essere tifoso della Roma

IL ROMANISTA (E. MASETTI) - 
La testa dice Milano, il cuore preferisce Roma. Philippe Mexes è praticamente diviso a metà. Da una parte, il club con più titoli al mondo che lo corteggia e gli offre un quadriennale da oltre quattro milioni l’anno. Dall’altra, la squadra con cui ha giocato le ultime sette stagioni, i compagni che adora e con i quali sogna(va) di vincere finalmente qualcosa di importante, la à dove è nata la sua seconda figlia Eva, e dove il primogenito Enzo è cresciuto, tanto da essere tifoso della Roma. Come il padre. Che domenica sera, e anche lunedì alla cena di squadra dopo il derby, cercava di memorizzare ogni singolo istante di giornate per lui indimenticabili. E che, al momento, sembra intenzionato a non rivivere. Almeno non qui. Perché il Milan continua a chiamare e anche in maniera decisa, tanto che c’è persino chi dice che Philippe abbia preso informazioni su una nota scuola internazionale di Milano dove iscrivere i figli già da settembre. Voci non confermate, al momento. Per capire quale - e dove - sarà il futuro di Mexes bisogna ancora attendere. La fine della stagione? Sì, ma anche e soprattutto, l’arrivo degli americani. Come anticipato nei giorni scorsi da Bruno Conti, Philippe aspetta l’insediamento della nuova proprietà. Poi, se gli verrà fatta un’offerta, la prenderà in considerazione. E comunicherà la sua decisione.

Pare difficile, al momento, che il cuore possa avere la meglio sulla testa, anche se, a sentire il filosofo, francese come lui, Pascal, «il cuore ha le sue ragioni che la ragione non comprende». Chissà se, anche in questo caso, sarà così. Certo è che, così come a Roma, anche in Inghilterra non si rassegnano a un accordo già concluso tra il difensore e il Milan. L’, la squadra più transalpina del Regno Unito, sarebbe pronta a ricoprirlo di sterline, così come il Chelsea che però, vista la maggiore caratura internazionale di questi ultimi anni, avrebbe più appeal su Philippe. Dalla Germania, poi, rimbalza l’interesse del Bayern Monaco, pronto a pareggiare, almeno economicamente, l’offerta rossonera. Mezza Europa quindi sarebbe sulle sue tracce. Anche perché Mexes è ormai considerato uno dei centrali più forti in circolazione, almeno a leggere le dichiarazioni di Rami, il suo compagno di reparto nella Nazionale di Blanc: «Con Phil è impossibile trovarsi male, è fortissimo. Insieme potremo fare tanto per la Francia». Magari, già dalle prossime partite: il 25 marzo in Lussemburgo per la gara valida per il girone di qualificazione all’Europeo e il 29 a Parigi per un’amichevole contro la Croazia. Potrebbero essere le ultime partite di Philippe con la Nazionale da romanista. Adesso però nessuno ci pensa, tantomeno lui. C’è Firenze, poi la , poi ancora l’Udinese e una da conquistare. Inoltre, se possibile, anche una Coppa Italia. Perché, se c’è una cosa che Philippe ha giurato a chi lo conosce, è quella di lasciare Roma col sorriso sulle labbra