IL MESSAGGERO - Aria di fuga a Trigoria. Perché il grande rischio della Roma, guardando a giugno, è di perdere pezzi di primo piano. Con la conseguenza di vedere la squadra in partenza meno competitiva e la nuova
Che a quanto pare avrebbero già deciso di lasciare Trigoria a fine stagione. Almeno in tre sono pronti a cambiare maglia e sarà molto difficile trattenerli. Perché ancora non possono avere come interlocutore il nuovo allenatore e, per certi versi, nemmeno i nuovi dirigenti. I nomi dei possibili partenti: Mexes è il più gettonato già da qualche settimana, Vucinic che già a gennaio ha chiesto di andar via e Menez che vorrebbe fare unesperienza diversa andando a scegliersi lambiente ideale per tentare laffermazione definitiva.
Proprio il 15 febbraio scorso, durante la conferenza stampa alla vigilia della gara dandata degli ottavi di Champions contro lo Shakhtar, Mexes ha chiaramente spiegato la sua posizione: il francese detto di aver preso tempo negli incontri avuti con gli attuali dirigenti giallorossi. Meglio aspettare linsediamento della nuova proprietà. Ma ha anche chiarito il suo stato danimo di giocatore che, senza contratto e libero di firmare con altri club, scende in campo sapendo che un infortunio, ovviamente grave, lo penalizzerebbe nel momento top della sua carriera (il difensore in questa stagione è diventato un punto fermo della Francia di Blanc). Questa precisazione può anche significare che Mexes, per stare più tranquillo, abbia già preso un impegno con unaltra società. La destinazione è nota da tempo: il Milan. I dirigenti rossoneri gli avrebbero proposto un quadriennale superiore ai 4 milioni netti allanno (con i premi potrebbe sfiorare i 5 milioni). Galliani, di solito, non va a prendere giocatori di club italiani in scadenza. E, per il rapporto di affetto e collaborazione che ha con Rosella Sensi, mai avrebbe fatto uno sgarbo proprio alla Roma.
Non conoscendo, però, nessuno del gruppo DiBenedetto, sarebbe stavolta passato allattacco del francese, per non farselo soffiare dallInter o dalla Juve. O addirittura da qualche società straniera. Tantè vero che ammette: «Qualora Mexes non rinnovasse con la Roma, noi ci proviamo».
Lunedì sera Pradè era a Milano: per assistere alla gara vinta dai rossoneri contro il Napoli e, a seguire, per presentarsi nello stesso ristorante in cui hanno cenato Galliani e il suo braccio destro Braida. Sbagliato, però, accostare la visita del diesse giallorosso al trasferimento di Mexes al Milan: il difensore, lo ripetiamo, già da un mese può accordarsi con chi vuole. Laddio di Mexes ha un peso doppio nella rifondazione della Roma: va sostituito in rosa il migliore dei tre centrali e soprattutto, nelle casse giallorosse, per la sua partenza non entrerebbe nemmeno un euro.
Differente la situazione di Vucinic. E lui che spinge per salutare. Ma il suo contratto scade il 30 giugno del 2013. Quindi i nuovi proprietari hanno la possibilità di bloccarlo o comunque di aprire unasta. Al momento lofferta migliore è del Blackburn che garantirebbe 20 milioni per il cartellino e 4 milioni netti a stagione, per 5 anni, allattaccante. Che, però, preferirebbe lInter. Il club nerazzurro da giugno avrà una punta centrale in più, avendo appena acquistato il giovane olandese Castagnos dal Feyenoord. Vucinic, a meno di altre partenze eccellenti, potrebbe andare a prendere il posto in rosa di Pandev. Ma cè anche la Juve alla finestra: lo avrebbe voluto in prestito a gennaio, proposta indecente e scartata subito dai dirigenti giallorossi. Marotta potrebbe riprovarci più avanti.
Menez, invece, sta parlando con lArsenal. Piace al tecnico francese Wenger. Il suo procuratore Migliaccio è lo stesso di Nasri e il suo contratto scade il 30 giugno del 2012. Può liberarsi prima, però: la clausola inserita nel suo accordo permette il trasferimento anticipato. Ma in un anno alla Roma dovrebbero arrivare 25 milioni. Sembrano troppi, ma cè sempre la possibilità di aprire una trattativa.