IL ROMANISTA- Duecento (uno) volte solo con te, Capitano. Con te che segni la seconda doppietta consecutiva, con te che fai gol nello stadio che mai ti aveva visto esultare, con te che prima raggiungi i 200 gol in serie A e poi ne fai pure un altro. Perché la Roma ne ha bisogno. Se non per vincere, almeno per continuare a sperare in un piazzamento Champions.
Il pareggio di ieri al Franchi complica le cose. E si sapeva. Perché dopo il mese e mezzo di black out tra gennaio e febbraio la Roma non può più permettersi passi falsi. Deve solo fare risultato, sempre e comunque, e poi fare i conti il 22 maggio. Senza smettere di crederci. La via da seguire la traccia il Capitano, come sempre. Basta solo seguirlo. Lo seguono eccome i 500 tifosi romanisti che raggiungono Firenze fin dalle prime ore della mattina. In Toscana cè uno splendido sole, anche se le continue folate di vento rendono la giornata piuttosto fredda. Il settore è pieno fin dalle 11, si canta, leuforia post derby si fa sentire. Anche perché lo stadio rimane semi deserto fino al fischio dinizio e quindi i cori romanisti sono lunica colonna sonora del prepartita. Quando le squadre scendono in campo, anche la Curva viola si fa sentire, complice la squadra di Mihajlovic che parte bene: Riise lascia passare Behrami che mette al centro per Gilardino, il cui colpo di testa finisce alto. La Roma si affaccia dalle parti di Boruc al 6, quando il tiro-cross di Menez sfiora lincrocio, complice anche il vento che rende le traiettorie imprevedibili. Dalla distanza ci prova anche Vargas al quarto dora, ma Doni fa buona guardia sul sinistro del sudamericano, che sfila di poco a lato. Il duello si ripete cinque minuti più tardi, stavolta con Mutu, e il portiere brasiliano è bravo a bloccare in due tempi. Passano 60 secondi e ancora il romeno, dal vertice sinistro dellarea, si libera di Mexes (che sbaglia lanticipo) e Juan, che non riesce a chiudere, e lascia partire un sinistro che passa pure sotto le gambe di Doni. Il Fenomeno, come lo chiamano a Firenze (non si sa se per i numeri in campo o per quelli fuori) festeggia con linchino, con Burdisso e Pizarro, poco distanti da lui, che incitano la squadra a reagire.
E la Roma lo fa: Riise entra in area, Comotto lo atterra, rigore. Sul dischetto va Totti, Boruc non può nulla sulla Storia. Primo gol del Capitano a Firenze e, soprattutto, rete numero 200 in Serie A. Festeggiata dai compagni e dai 500 romanisti che occupano il Formaggino del Franchi. Galvanizzato dal gol, Totti fa partite un contropiede al termine del quale serve Menez, che, per colpa del vento, controlla bene ma poi non riesce a dare la giusta forza al pallone, che finisce tra le braccia di Boruc.
Sulla successiva azione della Fiorentina, la Roma subisce il secondo gol: calcio dangolo che Mutu prolunga di testa, Gamberini è bravo a sfuggire alla marcatura di Juan e a battere Doni da distanza ravvicinata. La Fiorentina sui calci da fermo è pericolosissima e Mutu, di testa, colpisce la traversa. Nellintervallo si scalda Rosi, che sostituirebbe Burdisso a destra visto che Nicolas andrebbe al centro al posto di Mexes, con una caviglia non al meglio. Il francese però stringe i denti e rientra in campo regolarmente. La Fiorentina non si accontenta del 2-1 e con Vargas, al 4, colpisce una traversa dopo uno splendido tiro di sinistro al volo che fa applaudire il Franchi per un minuto di fila. Applausi a scena aperta, che poi merita anche Francesco Totti che al 6 riporta la situazione in parità, grazie a un esterno destro sul secondo palo imprendibile per Boruc.
Il Capitano ci prova ancora al 12 su punizione da 30 metri, ma il portiere viola blocca in due tempi. Ancora Totti protagonista al 17 quando, sempre da calcio da fermo, lascia sul posto Comotto e scarica un destro che termina alto. Brivido al 24 quando Gilardino anticipa ancora Juan e al volo non inquadra lo specchio. Al 32 ancora conclusione da parte di Totti, il pallone impatta sul braccio di Comotto ma Mazzoleni, tra le proteste romaniste, lascia correre. Nel finale si fa male De Rossi (colpito duro al polpaccio dal neo entrato Babacar), al suo posto Montella è costretto ad inserire Greco. Mancano 5 minuti, in cui praticamente non succede nulla. Se non un colpo di tacco di Totti che strappa qualche sorriso anche ai tifosi viola. Ancora lui. Ancora 200(mila) grazie, Capitano