DiBenedetto, un nuovo modello per il calcio italiano

28/03/2011 alle 12:32.

TUTTOSPORT (A. MORETTI) - Ai romanisti è sempre piaciuto, a cominciare dal sim­bolo della Lupa e dai colori (rosso pompeiano e oro), asso­ciare la loro squadra alla storia antica della città. E così il passaggio di proprietà è il travaso dai 18 anni di Impero dei Sensi a un Duumvirato (Unicredit-DiBenedetto&C), con l’ipotesi di affidamento del potere operativo a due con­soli (Montali-Baldini).

Il contrappasso è stato, prima della cessione a DiBenedetto&C., la convivenza con Unicredit. Oggi la banca creditrice-imprenditrice sceglie un modello nuovo per il calcio italiano: un gruppo di soci americani, tutti più o meno esperti in business sportivo, figli di una cultura diversa dell’investimento nello sport. Gente che vuole guadagnare; che non potrà non rivoluzionare una società a conduzione familiare, considerata dalla à e dai suoi Poteri una res publica. Non una testa sola, comunque: 4 soci per il 60% del 67% del club, e l’altro 40 a una banca internazionale. Dal decisionismo di Franco Sensi al patto di sindacato. Le voci parlano di un ritorno di Franco Baldini: era il braccio dell’Imperatore Sensi, lo volevano come il gladiatorio Massimo Decimo Meridio giallorosso. Dopo gli anni in Britannia e le vicende di Calciopoli, non troverebbe solo amici qui.