CORSPORT - Lacrime e crampi. Finisce così il sogno Coppa Italia per la Roma Primavera. Alberto De Rossi è deluso ma sereno. I suoi ragazzi al fischio finale sembrano inconsolabili. Per il tecnico giallorosso è la seconda finale di coppa sfuggita proprio sul traguardo negli ultimi tre anni. Per i ragazzi sfuma invece una vittoria che avrebbe rappresentato un piccolo sogno di fronte ai quindicim
Anche perché, secondo De Rossi «erano più forti fisicamente e c'era differenza d'età, ma non era una squadra con più personalità. Avrei voluto vedere se il cross di Piccini fosse stato parato come sarebbe andata» . Una squadra, quella di De Rossi, che ha terminato con i crampi e che forse ha sofferto più del previsto l'erba naturale dell'Olimpico. « Forse ha influito la tensione, l'età e un po' il campo. Siamo abituati sul sintetico e questo ha dato dei problemi, vedi i crampi » . Infine il rammarico personale.
«E' la seconda volta che mi sfugge questa coppa. Mi dispiace tantissimo a livello personale e per la Roma. Tutto il lavoro che stiamo facendo merita di più» .
LACRIME - La serenità di De Rossi fa da contraltare al rammarico quasi inconsolabili dei giocatori. Lacrime e volti scuri a fine gare. Come quello di Viviani il cui gol alla fine non è servito. «Abbiamo preso due gol da fantascienza. Senza parole. Secondo me abbiamo giocato una buona partita, sempre palla a terra e costruendo anche qualche palla gol. La fortuna questa volta è stata dalla loro parte e non ci si può fare niente. Fortuna e forse un partita sentita un po' troppo dai giallorossi. « La tensione ha fatto la sua parte. I crampi? Eravamo tutti molto tesi e poi abbiamo corso tanto» . Lo stesso sconforto di capitan Florenzi. « Abbiamo dato tutto e infatti siamo usciti quasi tutti con i crampi. Loro hanno trovato il gol della domenica e noi abbiamo fatto quello che dovevamo. Dobbiamo ringraziare i tifosi che sono stati grandiosi » .