Totti ha la febbre, tridente a Milano?

05/02/2011 alle 11:47.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - «Giochiamocela fino all’ultimo». È questo l’imperativo di Claudio Ranieri a 48 ore dalla sfida di San Siro con l’Inter, che molto dirà sul futuro del campionato romanista

Una partita, quella contro l’undici di Leonardo, che potrebbe non vedere la presenza di . Il ieri non si è allenato, causa febbre a 38, e la sua presenza nell’elenco dei convocati sarà decisa soltanto stamattina. Lui vuole esserci, Ranieri punta ad averlo a disposizione, anche perché la sua intenzione è quella di aggredire i nerazzurri schierando il tridente. E senza , cioè con sole tre punte a disposizione, difficilmente l’allenatore utilizzerà tale soluzione, non avendo alternative da portare in panchina, vista anche l’assenza di Adriano (che, alla fine, dovrebbe ottenere il permesso dalla società per andare a curarsi in Brasile).

LA DIFESA In porta, pronto per la sfida a distanza col connazionale Julio Cesar, ci sarà Julio Sergio. Davanti a lui, Cassetti e Riise sugli esterni, con Burdisso e Juan al centro. Le scelte, in questo caso, sono obbligate, vista la di Mexes. La Roma martedì presenterà il ricorso, sta solo aspettando di ricevere il referto del quarto uomo. La speranza è quella di riavere il difensore francese almeno contro il .

CENTROCAMPO è il punto fermo. E non c’è bisogno neanche di spiegare il perché. Per il resto, tanti sono i dubbi che Ranieri è chiamato a sciogliere in queste ore. Se, come sembra, giocheranno dal primo minuti Borriello, Vucinic e Menez, l’allenatore potrebbe scegliere, accanto a Daniele, due giocatori "di sostanza" come Perrotta e Brighi, che dovrebbe tornare tra i convocati. Potrebbe riposare per un turno Simplicio, mentre non è da escludere che alla fine Ranieri scelga la carta Taddei, giocatore in grado di dare equilibrio alla squadra e rimasto a riposo contro il Brescia. Da lunedì, poi, Pizarro riprenderà ad allenarsi col gruppo.

ATTACCO Ranieri dovrebbe partite dal primo minuto con le tre punte: Menez alle spalle di Borriello e Vucinic. Se però venisse confermata l’assenza di , uno tra il francese e il montenegrino potrebbe andare in panchina, pronto a subentrare in caso di necessità. La speranza è che non ce ne sia bisogno.