IL ROMANISTA (V. ,META) - Potere di un numero: il settimo derby stagionale fra campionato, Coppa Italia e tornei regala alla Roma il settimo risultato utile consecutivo contro la Lazio a Trigoria dal 2005, con un punteggio da record e forse non casuale. Il 7-1 con cui i giallorossi vendicano nel migliore dei modi il ko dellandata
A godersi lo show sono stati così i soli giornalisti, in un silenzio insolito per chi conosce il tifo caldo che accompagna le gare della Primavera. De Rossi, che alla vigilia aveva parlato di questo derby come di una «partita fondamentale», recupera Antei al centro della difesa, affiancato da Sebastian Mladen, rientrato da Bucarest venerdì sera, visto che il prestito al Rapid è saltato per un intoppo burocratico. In avanti, si rivede Dieme, schierato largo a destra, con Caprari dirottato dalla parte opposta e Piscitella inizialmente in panchina. Risponde Bollini con il solito 4-3-3, con Barreto al centro dellattacco e Capua terzino destro. Non passano dieci minuti, però, che il tecnico deve rinunciare al centrale Campoli, vittima di un infortunio muscolare, ed è costretto a ridisegnare la squadra arretrando Adeleke sulla linea dei difensori. La Roma rischia grosso al 12, quando Barreto, solo davanti a Pigliacelli, spara a lato, ma si riscatta un minuto dopo: Florenzi batte velocemente una punizione sulla trequarti sinistra, palla a Caprari e destro fulminante allincrocio. Il raddoppio arriva già al 25, quando su angolo di Viviani, Mladen rimette in area di testa e sulla palla arriva Antei in spettacolare mezza rovesciata, che di destro batte Berardi. Da applausi. La Roma insiste, trascinata da un Caprari imprendibile: al 37 va via a Capua e mette in mezzo un cross basso che Ciciretti, appostato sul secondo palo, deve solo appoggiare in rete.La Lazio è frastornata ma torna pericolosa nel finale con Ceccarelli, traversa su calcio di punizione, ribattuta sui piedi di Zampa, che non trova la porta.
La ripresa ricomincia ancora da Ceccarelli, che al 12 accorcia le distanze approfittando di un buco della difesa romanista. A rimediare ci pensa - indovinate? - Caprari, che chiude una bella azione Sabelli-Ciciretti con un destro dal limite dritto nellangolino. Passano quattro minuti e Politano (subentrato a Ciciretti al quarto dora) triangola bene con Florenzi, buca la difesa laziale e scarica sul secondo palo un sinistro glaciale. Finita? Macché. Cè gloria anche per Pigliacelli, che al 20 respinge il rigore concesso (generosamente) per un contatto Sabelli-Ceccarelli: dopo una discussione con Zampa, sul dischetto va lo stesso Ceccarelli, sinistro a incrociare deviato in angolo da un grande intervento di Pigliacelli. A quel punto la Roma dilaga: al 22 Denè mette giù Dieme in area, larbitro concede il rigore e capitan Florenzi spiazza Berardi con un destro sul primo palo, mentre poco prima della mezzora ancora Florenzi scambia con Montini, tocco largo per Dieme, aggancio e pallonetto da posizione angolata che gira quel tanto che basta da beffare Berardi infilandosi sotto la traversa. Tanta roba. Tantissima.