LEGGO (F. BALZANI) - «Abbiamo giocato a viso aperto», ha detto Ranieri a fine gara. Forse troppo, avrà pensato il tecnico giallorosso. La Roma esce infatti da San Siro con 0 punti e cinque gol sul groppone che pregiudicano la rincorsa alla capolista Milan e rilanciano la rivale di tante battaglie: lInter. Contro i nerazzurri è stata una gara spet
Se Julio Cesar da una parte parava il possibile e limpossibile, Julio Sergio dallaltra permetteva a Etoo di realizzare il suo 26° gol stagionale e mandare i nerazzurri in vantaggio negli spogliatoi. «Non era una palla facile, ma potevo fare meglio. Datemi cinque», ha ammesso il portiere giallorosso che però non vuol sentire parlare di resa: «Non molliamo lo scudetto. Noi crediamo fino a quando cè la matematica anche se non sarà facile e dobbiamo lottare contro grandi squadre, a maggio vedremo dove staremo».
Nella ripresa la Roma è affondata sotto i colpi di Snejider ed Etoo, complice anche lespulsione di Burdisso che ha lasciato i suoi compagni in dieci. Lespulsione rimediata dallargentino porta a sette il numero di cartellini rossi rimediati dalla Roma finora. Un record per la serie A. «Dobbiamo stare più calmi. Stavolta però non cè stata cattiveria», ha detto Ranieri. La Roma in inferiorità numerica è andata sotto di tre gol in poco più di dieci minuti, ma i giallorossi non si sono dati per vinti e hanno provato la clamorosa rimonta. A dare il via è stato Vucinic, bravo e fortunato a deviare la punizione di un De Rossi fino a quel momento opaco. Poi il gol di Loria, che a Roma davano già come ex (nemmeno troppo rimpianto). Cambiasso ha risvegliato la Roma siglando il 5-3 a 1 dalla fine.
«Non so come abbiamo fatto a prendere cinque gol. Io però mi sono divertito, è stata una bella partita», ha dichiarato a fine gara Borriello, il migliore della Roma. Meno divertito sarà stato Ranieri. Il tecnico è sotto osservazione di DiBenedetto e soci, futuri proprietari della Roma. Lui però di futuro societario non vuole parlare: «Mi preme il presente. Rincorrere ora diventa difficile, siamo in ritardo ma finché vediamo la luce non molleremo. Le differenze con lInter si sono viste. Loro hanno nomi di grandissima qualità e adesso hanno anche Pazzini e Kharja».
Sulle prestazioni di Menez e Vucinic, spesso richiamati dal tecnico durante la gara, è stato chiaro: «Sono giocatori eccezionali, ma non sono come Etoo. Quando devono rientrare non sempre lo fanno e così diventa difficile». Difficile è ora il cammino della Roma che sabato affronterà il Napoli allOlimpico con Mexes e Burdisso squalificati e con il pensiero allimpegno di Champions della prossima settimana. Quella che potrebbe sancire il passaggio della Roma in mani americane.