Niente scherzi: è una squadra da Champions

04/02/2011 alle 10:37.

LEGGO (F. MACCHERONI) - Come nella tradizione dei vecchi western, alla fine squilla la tromba e arriva la cavalleria americana. La diligenza giallorossa, assediata dal caso-Aabar, sembra in salvo. Unicredit, Rothschild e il cda di Roma 2000 hanno scelto quella che conosciamo come cordata statunitense, guidata da Thomas DiBenedetto.



Finalmente si va verso un altro giorno. Non abbiamo elementi per valutare il progetto che per ora è nelle mani degli istituti di credito, ma sappiamo che Mr DiBenedetto (se Ranieri non combinerà altre sciagure, naturalmente) erediterà una squadra che giocherà ancora la , con un potenziale di abbonati straordinario. Quello che manca è una società in grado di ritoccare la rosa senza arrivare al Pradè che, disperato, va da Adriano e fa «alzati e cammina». Non ci aspettiamo il Batistuta a 70 miliardi di Franco Sensi giocato come alla roulette, da tifoso. Immaginiamo invece un gruppo pensante, che arrivi ai Torres con un progetto sano, ma nell’attesa, senza intaccare questo potenziale ereditato dalla vecchia gestione.



Stadio di proprietà, merchandising, quello che volete, ma intanto la consapevolezza che per vincere, per crescere, bisogna prima investire. Ricordate l’Alberto Sordi al telefono che sbiascicava «America, me senti?». Beh, meglio che aprano le orecchie.