IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Il fatto sussiste, ma è assolutamente involontario: esposto dello Shakhtar respinto, l'imputato De Rossi giocherà a Donetsk.
L'accusa, con documentazione video, di un pugno a Chygrynskiy è stata smontata dalla linea difensiva tenuta dagli avvocati romanisti Conte e Crespo. L'Uefa ha creduto alla memoria difensiva scritta dallo stesso De Rossi e alla teoria sostenuta dai legali giallorossi: nessun pugno, solo una manata involontaria in una mischia in area. Un normale fallo di gioco, non visto dall'arbitro e dai suoi assistenti.
Le immagini, alla fine, hanno dato ragione alla Roma: zero giornate di squalifica. Lo Shakhtar può presentare ricorso entro martedì, ma il ribaltone appare improbabile. «Siamo felici - ha commentato Gian Paolo Montali - perché questa sentenza ha dato ragione alla nostra strategia difensiva basata sulla riservatezza, che ha evitato l'esposizione di De Rossi al battage mediatico, e al lavoro dei nostri legali».
Adrianeide: posticipata a domani mattina a Trigoria la visita con il professor Castagna, che approfitterà dell'occasione per salutare il suo vecchio paziente Montella. Poi si deciderà cosa è meglio per tutti.