Nella crisi non c’è difesa

08/02/2011 alle 10:12.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - E adesso? Scivolata al settimo posto in classifica (con una gara da recuperare), fuori dalla zona Champions, tagliata fuori – a meno di clamorosi colpi di scena – dalla lotta-scudetto, la Roma si ritrova ad affrontare il Napoli in una partita fondamentale per il futuro. Nell’affrontare Cavani e compagni, Ranieri dovrà fare a meno di Burdisso - squalificato ieri – e probabilmente di Mexes, che dovrà scontare il secondo turno di stop a seguito del concitato post-gara contro il Brescia.

Per capire se la Roma giocherà a tre o a quattro, bisognerà attendere le prime prove tattiche. I difensori attualmente a disposizione per sabato sono: Juan, Guillermo Burdisso, Cassetti, Riise, Loria, Rosi e Castellini. Proprio nel girone d’andata due di questi (Cassetti e Juan) composero il trio difensivo che Ranieri decise d’impiegare contro il . Mancando Burdisso e (presumibilmente) Mexes, se Ranieri decidesse di schierarsi con la difesa a tre, in lizza per il terzo sembra esserci il solo Loria. Appare difficile, infatti, che possa entrare in competizione anche Riise (che giocò in quel ruolo contro l’ nel 2009) apparso giù di corda nelle ultime uscite. Qualora si giocasse invece a quattro, ipotesi più probabile, oltre a Loria (favorito) ha qualche possibilità anche Guillermo Burdisso che solo in teoria - visti i tentativi di cedere l’ex senese sia nel mercato estivo che in quello di gennaio – dovrebbe essere il quarto centrale nella rosa.

C’è poi l’ipotesi di un arretramento di : Daniele, però, se si eccettua un esperimento nell’amichevole pre-campionato contro il Grosseto nell’agosto del 2009 (in coppia con Cassetti) e 45 minuti in Udinese-Roma nel 2008 (al fianco di Panucci, sostituendo proprio Loria), da centrale difensivo non ha mai giocato. Una scelta, quella di Ranieri, che potrebbe segnare la gara contro il e di conseguenza anche il prossimo futuro. Non qualificarsi per la prossima C h a mp i o n s non sarebbe il miglior viatico per il nuovo proprietario (che dovrà f r onteggiare anche un passivo nei conti di quasi 40 milioni).

Senza l’Europa che conta, si perderebbero come minimo 7,2 milioni (3,9 per la partecipazione ai gruppi e 3,3 per le sei gare da disputare) che arriverebbero presto a 15 con i market pool e la biglietteria. Senza considerare il fair play finanziario alle porte... Novità, questa, voluta da Platini che Ranieri dimostra di non gradire: «Se un presidente ha i soldi per investire, lo faccia. Poi a fine anno toccherà a lui a ripianare le perdite». Questo nei sogni: la realtà sarà ben presto un’altra.