IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Nella battaglia tra ragione e sentimento, per ora vince lattesa. Philippe Mexes il temporeggiatore. La fretta, anche con un contratto in scadenza, è cattiva consigliera, meglio pazientare e rifletterci con calma. «Sono tranquillo - ha detto il biondo di Tolosa a una manifestazione dellAdidas a via del Corso insieme a Menez - sto a Roma da sette anni e mi trovo benissimo
Qualche ora prima, accanto a Ranieri a Trigoria, Mexes aveva già parlato dellargomento contratto: «Non ci penso, ci sono cose più importanti e cè ancora tempo. Anche io, in questa situazione, sto rischiando. Non sono un bugiardo, voglio solo valutare bene le cose e pensarci serenamente». Magari larrivo degli americani gli toglierà dalla testa i dubbi.
«Philou», precedentemente, aveva recitato il mea culpa a nome dei giocatori: «I primi colpevoli del momento attuale siamo noi. Non ci sono problemi nello spogliatoio». Menez concorda: «Abbiamo solo dei piccoli problemi. Lo Shakhtar è un osso duro, ma noi dobbiamo solo dimenticare il Napoli e ripartire».