I compagni al Pek. Gioca con noi

19/02/2011 alle 11:00.

IL ROMANISTA (V.META) - Forse mai come ora la Roma ha bisogno di David Pizarro: la squalifica di De Rossi per la trasferta di Marassi contro il Genoa, le due sconfitte consecutive fra campionato e Champions, il disperato bisogno di ordine in mezzo al campo. Per cercare di rimettere in piedi una stagione che già a febbraio rischia di essere compromessa, le geometrie e la saggezza tattica del cileno sarebbero fondamentali. Per questo i suoi compagni, a cominciare da quelli più ascoltati nello spogliatoio, gli hanno chiesto di stringere i denti e forzare i tempi di recupero, in modo da essere in campo già domani al Ferraris.

Per cercare di rimettere in piedi una stagione che già a febbraio rischia di essere compromessa, le geometrie e la saggezza tattica del cileno sarebbero fondamentali. Per questo i suoi compagni, a cominciare da quelli più ascoltati nello spogliatoio, gli hanno chiesto di stringere i denti e forzare i tempi di recupero, in modo da essere in campo già domani al Ferraris.

«C’è bisogno di te, tatticamente e non solo», questo il senso delle parole rivolte al Pek. Lui ci sta pensando: l’infortunio al ginocchio che l’ha tenuto fuori per due mesi e mezzo è stato smaltito, il dolore quasi del tutto, ma dopo un colloquio alla vigilia della gara di con lo Shakhtar, Ranieri ha preferito non convocarlo: «Mi ha detto che non se la sentiva e abbiamo ritenuto fosse meglio rinviare», si è giustificato il tecnico. D’altra parte, i dubbi circa le condizioni del centrocampista erano stati in buona parte fugati nel corso dei novanta minuti giocati sabato scorso con la Primavera (su un campo sintetico, peraltro), quando era apparso in buona forma, nonostante il test non fosse dei più impegnativi. Quanto basta, però, per riabituarsi al ritmo partita: «Come sto? Bene, bene», rispondeva a chi gli chiedeva delle sue condizioni. La convocazione sembrava a un passo, invece all’ultimo non se n’è fatto niente.

Ora la preghiera dei compagni: fosse stato solo per loro, probabilmente Pizarro si sarebbe già risolto a forzare i tempi del rientro. Stamattina Ranieri parlerà nuovamente con lui per verificarne la disponibilità. Le probabilità di rivedere il cileno nella lista dei convocati sono alte, anche in considerazione della di . In campionato i due hanno giocato insieme solo sei volte, l’ultima a Palermo il 28 novembre, con Pizarro sostituito al 17’ della ripresa da Julio Baptista. Quella rimane l’ultima presenza dell’ex centrocampista dell’Inter, in panchina con Chievo e Bari, convocato e finito in tribuna a Cluj e a Milano, l’8 e il 18 dicembre, ultima partita prima del ritorno in Cile per Natale. Lui e non possono giocare insieme, si è detto. Cosa che ha dato abbastanza fastidio a entrambi, anche perché contraddice quanto visto nelle ultime quattro stagioni, in cui i due hanno convissuto con ottimi risultati affinando un’intesa sempre più affiatata. Con la di , il rientro di Pizarro sarebbe fondamentale, tanto sul piano tecnico-tattico quanto su quello dell’esperienza e della personalità. Il cileno si allena regolarmente con i compagni ormai da una decina di giorni e il test con la Primavera ha dato riscontri positivi: i presupposti per tornare fra i convocati ci sarebbero tutti. Oggi si saprà se la preghiera dei compagni è stata accolta