LEGGO (M. ANELLI) - Ore 16, uffici Unicredit, quarto piano, stanza riunioni. Sul tavolone in ordine sparso le offerte vincolanti per lacquisizione dellAs Roma. Il packaging delle buste è variopinto, multietnico. Giallo paglia con stampa in oro,
Ore 17. Un po di sole filtra dalla finestra e innesca leffetto cecagna - ndr: senso di insonnolimento post pasto -. Pradé si scuote, ruota il collo verso Conti e fa: «A Brù... effamose portà du caffé». Conti si alza, si aggiusta i capelli, fa il giro degli ordini tra i presenti, prepara la lista e passa la rogna alla segretaria.
Ore 18. Tempo scaduto, tutti in piedi, strette di mano veloci, ruotano soprabiti, cappotti e sciarpe. Ciao-ciao-ciao... Nel fuggi fuggi i sottoposti Unicredit rastrellano un po di tutto dal tavolo e preparano un comunicato stampa con la lista delle offerte: Angelucci 60+30, Fondo americano 130+10, Finanziaria francese 15+20+4, Holding Russa 70+20+18, Arbar 3+2+7+12+4+9. Ok, tutto a posto, mandiamo alle agenzie. Il dispaccio va alle stampe, ma mentre sfollano, cè Ahmed, banchista tuttofare de Il tuo Caffé, che si piazza davanti a Bruno Conti come faceva Brio: «Signò, so 37 euri. Cera pure il suo biglietto co scritto: AR BAR, ma quelli lì se lo sono portato via. Che fa? Paga Lei?».