IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Cera grande curiosità ieri mattina a Trigoria per lesordio di Vincenzo Montella. Unattesa quasi spasmodica per capire i nuovi metodi di lavoro e farsi unidea su quale sarebbe potuta essere la formazione per la gara di oggi col Bologna. Un allenamento di quasi unora e mezza, dove per molti aspetti si sono rivisti i metodi utilizzati da Spalletti: alternanza allinterno dello stesso esercizio di fase tattica e richiamo atletico, partitella con le sponde ed esercizi di sovrapposizione.
Si comincia con un match difficile, al DallAra, contro unavversaria in buona condizione. Si riparte, però, con qualche novità. Con lavvento di Montella e prendendo esempio da ciò che accade in ogni nuovo corso gestionale, sembra probabile un avvicendamento fra i pali. La sua dichiarazione sui portieri, pur non confermando nulla dà limpressione che qualcosa bolla in pentola: «Chi sta in porta deve essere sicuro di avere il posto, a meno di cose clamorose. Ho già parlato con entrambi e stasera (ieri, ndc), al massimo domani (oggi, ndc), comunicherò loro la mia scelta». Strana storia quella dei due brasiliani. Julio Sergio dopo
aver trascorso uneternità a fare il terzo, si è ritrovato titolare inamovibile con Ranieri. Ora rischia di finire nuovamente fra le riserve e di restarci per il resto della stagione. Doni, lex numero uno di Spalletti, sta per essere ricompensato dopo mesi passati a masticare amaro.
Ma quello del portiere non sarà lunico cambiamento proposto in Emilia. Rumors, spifferi e sensazioni spingono a pensare ad una Roma schierata col 4-2-3-1, il modulo che ha segnato gli ultimi successi della Magica. La difesa non dovrebbe subire sballottamenti e si punterà su chi è in forma. A sinistra Riise, anche
perché Castellini non è partito col gruppo a causa di una ferita lacero contusa al collo del piede destro rimediata nella gara contro il Genoa e sulla fascia opposta Cassetti. Al centro il duo Mexes-Nico Burdisso con Juan dirottato in panchina. A centrocampo, si dovrebbe riformare la coppia storica di mediani davanti alla retroguardia: De Rossi e Pizarro. Il cileno, assente da fine novembre, sembrerebbe ormai definitivamente pronto a prendere in mano le chiavi del gioco. La batteria dei trequartisti parrebbe poggiare su Vucinic a sinistra, Menez (o, in alternativa, Taddei) sulla destra e Fabio Simplicio come perno centrale. Anche in considerazione che Perrotta, dolorante alla caviglia destra per una lesione al legamento tibuleo astragalico anteriore, è out. In avanti, ununica punta. Le quotazioni di Totti sono in netto rialzo rispetto a Borriello: sia per la conoscenza specifica del ruolo, sia per lottimo momento che sta vivendo il capitano.