Mexes, pronto un contratto all’infinito

24/01/2011 alle 09:11.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - La proposta della Roma è una di quelle che, lì per lì, appaiono irrinunciabili: un nuovo contratto fino al termine della carriera o giù di lì. Un rinnovo per altri quattro, anche cinque anni con la maglia giallorossa. Con stipendio annuale in linea con il valore di mercato di un giocatore in scadenza il prossimo 30 giugno. Possibile girare la testa da un’altra parte e dire di “no”? Chissà. La Roma, in parole povere, è pronta a bloccare Philippe Mexes almeno fino al 2015 e a gettare subito le basi per un ulteriore rinnovo



La trattativa per il rinnovo del contratto di Mexes è partita da parecchio tempo e la prossima settimana, prima o dopo la partita del 2 febbraio contro il Brescia, il suo procuratore Olivier Joanneaux incontrerà i dirigenti di Trigoria. L’incontro, a dire il vero, era stato programmato per la settimana che comincia oggi, ma l’impegno della squadra di Claudio Ranieri in Coppa Italia, giovedì sera in casa della , l’ha fatto slittare. Intanto, va detto che a Trigoria non manca ottimismo per un esito felice della faccenda, anche se un po’ tutti sanno che più che un problema di soldi
(Mexes oggi guadagna 5 mln lordi l’anno, bonus esclusi: la Roma si dice disposta a un ritocco di 500 mila euro l’anno) è un problema che investe (soprattutto) la sfera privata del giocatore. A Trigoria hanno la certezza che Philippe non si sia ancora ufficiosamente impegnato con un altro club: ufficilamente potrebbe farlo dal 2 febbraio, ma i dirigenti della Roma ritengono che il club giallorosso rappresenti ancora la sua priorità. Magari con una clausola di 15 mln nel nuovo contratto come ulteriore garanzia.

E’ inevitabile che sulle tracce di un giocatore in scadenza di contratto come Mexes abbiano messo gli occhi tutti i più grandi club italiani e europei: il francese ha spedito Nicolas Burdisso in panchina, ha recuperato la fiducia dell’allenatore e dei compagni e il suo rendimento sta tornando ai livelli di tre stagioni fa, quando Luciano Spalletti gli aveva affibbiato l’etichetta di “imbarazzante” per quanto era bravo. Lo vorrebbe il Milan, lo vorrebbe l’, la ci ha fatto più di un pensierino: lui vorrebbe restare a Roma, ma ci dovranno essere tutti, nessuno esclusi, i presupposti per fargli dire “sì”.