CORSPORT (G. D'UBALDO) - La Roma prova a riacquistare Mexes sul filo di lana. Il difensore francese è in scadenza di contratto a giugno. Il suo procuratore doveva arrivare a Roma questa settimana per discutere il rinnovo, ma limpegno di Coppa Italia contro la Juventus ha fatto rinviare lappuntamento ai primi di febbraio. La Roma farà tutti gli sforzi per riprendersi il difensore che fino a qualche settimana fa sembrava già perso. I dirigenti giallorossi sono disposti a venire incontro al giocatore, trovando una formula che vada bene anche nella durata. Da uno a cinque anni, anche fino a sei, se fosse consentito dai regolamenti.
DISCO VERDE - Mexes ha incontrato meno di due settimane fa Rosella Sensi e Daniele Pradè a Trigoria per parlare del contratto. Philippe non ha chiuso la porta in faccia alla Roma. Mexes ha un procuratore ma decide autonomamente il suo futuro. E anche tre giorni fa ha ribadito al direttore sportivo di non essersi impegnato con nessuna società. Il Milan lo corteggia da tempo e nel mondo del calcio lo sanno anche i muri che il club rossonero non farebbe mai uno sgarbo alla Roma.
Galliani segue gli sviluppi della situazione, ma non farà mai la prima mossa. Solo se Rosella Sensi dovesse comunicargli di non poter trattenere il difensore farebbe un passo ufficiale. Ma tutto alla luce del sole e solo con il consenso del presidente della Roma. Il difensore si è detto disponibile a trattare il rinnovo del contratto con la Roma. Cè un tetto salariale da rispettare, ma già da un mese Unicredit ha dato il via libera per prolungare il contratto del giocatore, che è un patrimonio della società in vendita. Il contratto si doveva fare prima, ma non è stato possibile. Oggi è più difficile, ma nulla è perduto. I dirigenti della Roma puntano sulla fidelizzazione di Philippe e sullaspetto familiare. I suoi due bambini non vogliono muoversi. In particolare Enzo, romano e romanista dalla testa ai piedi, che segue gli allenamenti del padre e quando finisce entra in campo per giocare con lui.
RITROVATO - Mexes sta disputando una delle sue migliori stagioni da quando è in Italia. Si è messo alle spalle problemi familiari che avrebbero steso anche un toro, ha dimostrato una grande maturità, si è sentito responsabilizzato. Nella passata stagione era stato scavalcato da Nicolas Burdisso, finì spesso in panchina e in panchina pianse in occasione della partita persa contro la Samp, che frantumò i sogni scudetto della Roma. Questanno è il migliore tra i centrali come rendimento, ha saltato sei partite, ma solo due volte è andato in panchina, contro lUdinese (entrato per lespulsione di Nicolas Burdisso) e contro il Genoa. Con il nuovo corso di Laurent Blanc è tornato in Nazionale, dopo essere stato ignorato per anni da Domenech. Ora è titolare anche lì e a ventotto anni è arrivato il momento di vincere. Finora con la Roma ha alzato due Coppe Italia e una Supercoppa e ha sfiorato due scudetti. E questanno ci crede, vuole dare il suo contributo per provarci fino alla fine. Comunque vada a finire. E comunque vada a finire la Roma gli resterà nel cuore.