CORSPORT (P. TORRI) - Francesco Totti prima, durante e dopo la giornata più lunga che probabilmente ha vissuto a Trigoria da quando, tredicenne, varcò per la prima volta il cancello del centro sportivo della sua squadra del cuore.
TOTTI TELEVISIVO -«Ora pensiamo alloggi, domani si vedrà». Questa la frase di Totti che non chiude nulla, lasciando aperto qualsiasi scenario per il futuro del giocatore più importante della storia della Roma. Non fossero bastate le parole, cera poi quella faccia che non sa nascondere nulla di quello che sente dentro, un disagio evidente anche a chi lo vedesse per la prima volta,«ho solo detto che mi sento triste a Trigoria e fuori no, lo ribadisco », eccola laltra frase che ridimensiona qualsiasi tentativo divolemose bene.E poi ancora a Sky:«Sinceramente un po mi è dispiaciuto a Genova entrare a quattro minuti dalla fine, come se perdessimo tempo, ma ho accettato questo, come ho accettato tutto. Sono a disposizione di società e mister. Ho parlato con i dirigenti, poi con il nostro allenatore. Abbiamo fatto un discorso generale, parlando un po di tutto, di quello che è successo e di quello che succederà. Se loro sono stati convincenti? Devo essere io alla fine a esserlo, il resto conta poco o niente. Limportante, però, è avere al fianco persone che mi sostengono sempre».
TOTTI INTERNET -Le parole dette in tv dal capitano romanista ci risulta abbiano spiazzato più di qualcuno allinterno del centro sportivo giallorosso. Si sapeva che avrebbe parlato, si immaginavano i contenuti che, poi, nella realtà, sono stati un po diversi da quello che si pensava. Forse anche per questo, nel tardo pomeriggio, inaspettate, sul sito ufficiale del giocatore, sono arrivate altre parole del capitano. Parole che, a leggerle bene, sono decisamente più concilianti rispetto alla versione tv:«La mia tristezza è dovuta a non riuscire a dare in ogni momento il massimo contributo per raggiungere i risultati che tutti noi desideriamo. Non è certo rivolta al nostro presidente, siamo accomunati da un rapporto di stima, affetto e amore per la Roma, un legame profondo che dura da quando è cominciata la mia carriera. Rosella Sensi va ringraziata per tutto quello che ha fatto e farà per i nostri colori. Nè è indirizzata allallenatore, alle cui decisioni tecniche mi sono sempre rimesso con massima disponibilità, o ai dirigenti con cui mi confronto quotidianamente e nemmeno ai miei compagni che hanno tutta la mia stima. Semplicemente sono triste perché questa rosa deve ambire ai massimi risultati. Questo è il nostro comune obiettivo.
Il Capitano non ammaina mai la bandiera». Un comunicato, ha fatto sapere lentourage del giocatore, dettato soprattutto dalla voglia di dare una risposta a qualche giornale e sito che aveva titolato, appunto,Totti ammaina la sua bandiera.Che Totti non lammaini non ci sono dubbi. Ma certo da qui alla fine della stagione, ci dovrà essere perlomeno maggiore chiarezza nei suoi confronti. Sapendo, pure, come ha certificato pure il comunicato di ieri sera della dottoressa Sensi, che a Roma potrebbe esserci un altro progetto, cioè un nuovo proprietario. E la domanda, dalla risposta semplice semplice, può essere soltanto una: chiunque dovesse prendere, prima o dopo, la Roma, si potrà mai permettere di non mettere il capitano al centro del suo progetto? La risposta non è sola tecnica, ma anche commerciale, cioè sponsor, mercheandising, diritti tv. ConTotti hanno un prezzo, senza un altro.




