Borriello: «Roma, per me è come un derby»

09/01/2011 alle 09:49.

CORSPORT (P. TORRI) - Genova per lui è un biglietto d’andata e ritor­no, mille ricordi, due maglie e la prima stagione da cen­travanti in copertina. Lui non può che essere Marco Bor­riello, l’uomo nuovo di que­sta Roma che con i suoi gol sta di nuovo inseguendo un sogno chiamato scudetto. A Genova ha lasciato ricordi a entra

SAMPDORIA -Quasi sfocati, or­mai, i ricordi di quel seme­stre doriano, stagione duemi­lacinque- duemilasei, Walter Novellino in panchina, lui ar­rivato dal Treviso, in quel gi­rovagare che ha contraddi­stinto i suoi anni giovanili, sempre di proprietà del Mi­lan, ma mai o quasi con la maglia rossonera addosso. Non nacque il feeling, undici presenze, due gol, in panchi­na a guardare i giallorossi in quella notte di Marassi in cui nacque la Roma spallettiana, il quattro-due-tre-uno, Fran­cescoTotti centravanti, alla fine un pareggio che diede comunque il via al grande ci­clo di quella Roma, da Ma­rassi in poi le undici vittorie consecutive e un gioco che ci si alzava in piedi e si applau­diva. Mai, l’uomo che non de­ve chiedere mai, avrebbe pensato di arrivare alla Ro­ma e proprio in contrapposi­zione, suo malgrado, con il centravanti, capace, a suon di gol, di non far ingi­gantire una polemica che pu­re avrebbe i nu­meri per essere alimentata tutti i giorni. Ricor­da bene Bor­riello, quella Sampdoria grif­fata Novellino, la ricorda pure con un po’ di rimpianto:« Ero ancora ab­bastanza giovane quando ar­rivai in quella Samp. Nei pri­mi mesi non era facile trova­re spazio, c’era un Bonazzoli in grande forma, per me non era semplice giocare, oltre­tutto ero un giocatore in pre­stito e, si sa, quando vai in prestito, non sempre sei la prima scelta. Così prima del mercato di gennaio si decise di tornare a Treviso così avrei avuto la possibilità di giocare con un po’ più di con­tinuità. Quando il trasferi­mento era stato definito, suc­cesse che Bonazzoli si infor­tunò seriamente, per me cisarebbe stata la possibilità di giocare sempre o quasi, cer­cai in tutte le maniere di ri­manere, ma il Treviso fu irre­movibile, volle a tutti i costi che tornassi da loro. Chissà, se fossi rimasto a Genova, forse la mia carriera a un certo livello sarebbe decolla­ta con qualche anno di anti­cipo».

-Cioè senza dover at­tendere altri anni, ancora Genova, solo sull’altra spon­da, quello del di Giampiero Gasperini che aveva voluto Borriello a tutti i costi, convinto che quel ra­gazzo con la faccia che fa perdere la testa alle ragazze, con lui poteva diventare un centravanti da nazionale. Fu proprio così, in quella che per Borriello è stata la mi­gliore stagione di sempre, con il ha realizzato di­ciannove gol, è il suo record, un record che, chissà, que­st’anno con la Roma può pu­re battere:« Per me quella con il è stata una sta­gione fantastica. Mi trovai subito bene con il gioco di Gasperini, ma soprattutto sentivo la fiducia da parte di tutto l’ambiente. Le cose an­darono alla grande e per questa ragione oggi contro la Samp per me sarà come un derby. Del resto noi vogliamo vincere, questa Roma è stata costruita per lo scudetto e stavolta fa tappa a Genova».