Borriello è la certezza, anche perché, come ha confermato lui stesso negli spogliatoi del Manuzzi «vedrei unaltra esclusione come una bocciatura». Vucinic,
Adriano invece è la tentazione, con Menez che, per la prima volta dopo mesi, rischia di partire dalla panchina. Sono questi i nodi che Claudio Ranieri dovrà sciogliere prima del derby e che, in parte, dipendono anche dallassetto di centrocampo che il tecnico deciderà di adottare questa sera, considerando anche due fattori importanti: che la partita potrebbe non terminare al 90 e che mercoledì sera si gioca di nuovo contro il Cagliari di Donadoni, una delle formazioni più in vista del campionato. Partendo dalle sicurezze pare certo il ritorno, dopo la panchina di Cesena, di Marco Borriello. Il bomber romanista, che alla Lazio ha già segnato nel derby di campionato, guiderà lattacco giallorosso, forte di uno stato di forma invidiabile, come confermato anche da Ranieri qualche giorno fa: «Marco è lattaccante più in forma, sta segnando tantissimi gol». Accanto a lui, dovrebbe esserci Mirko Vucinic. Il chiarimento con lallenatore non cè stato, ma non è questo il momento di pensarci: se lattaccante montenegrino trasformasse in energia positiva tutta la rabbia accumulata in questo periodo, allora Radu e compagni farebbero bene a preoccuparsi davvero. Anche perché Vucinic quando vede Lazio si trasforma: succedeva già ai tempi di Lecce, la speranza è che la tradizione positiva non si interrompa stasera. Insieme ai due attaccanti che con i loro rigori hanno deciso lultima stracittadina giocata dovrebbe esserci Menez, con a centrocampo De Rossi, Brighi e Taddei (anche se Perrotta potrebbe farcela e lopzione Greco non è da sottovalutare).
Ranieri però è tentato anche dal dare una possibilità ad Adriano. Ieri in conferenza lallenatore non lo ha escluso («parte alla pari con tutti gli altri») e chi lha visto in allenamento racconta di un brasiliano in grande spolvero, seguito passo dopo passo da Ranieri e dal suo staff. Da quando è tornato dal Brasile, Adriano ha messo da parte nostalgia e voglia di casa e ha pensato soltanto a recuperare prima possibile la condizione atletica. Anche in patria lo lasciano in pace: i media non si occupano più di lui, spiegano che fino a giugno è coinvolto al 100% dal progetto Roma, poi se ne riparlerà. Magari dopo aver conquistato qualcosa di importante. Se dovesse partire dal primo minuto, per lui sarebbe una grande occasione, forse ancora maggiore rispetto a quando ha giocato titolare a Verona o a Milano. Perché il derby, anche se di Coppa Italia, è sempre il derby. E immaginare il primo gol ufficiale in giallorosso dellImperatore alla Lazio vale da solo il prezzo del biglietto. E non solo.