Adriano & Mexes: Roma senza pace

05/01/2011 alle 09:53.

GASPORT (M. CECCHINI) - Rincorsa scudetto? Se vi piacciono le maratone in salita, la Roma è la squadra che fa per voi. In un tranquillo martedì di gennaio il Milan schiera il Premier a catechizzare il gruppo, l’Inter presenta l’enfant prodige Ranocchia e la Juve lancia la sfida attraverso le parole del rinato Aquilan

 

Adriano &Rio Un esempio? Non si è ancora spenta l’eco delle smentita di Adriano sulla sua voglia di tornare al Flamengo, che èDona Rosilda, madre dell’attaccante, a confermare quello che i vertici giallorossi sanno bene: «Vuole tornare in Brasile a giugno, ora è nelle mani di Dio» . Volando più basso, diremmo in quelle di Rosella Sensi e Claudio Ranieri.

Il caso Pizarro Mani in cui non si vuole rimettere per il momento David Pizarro, ovvero quello che nella scorsa stagione forse è stato il miglior centrocampista di tutta la serie A. Che il rapporto fra lo staff tecnico e il cileno sia ai minimi è storia nota, complice l’accantonamento di cui il regista si è sentito vittima. Pizarro, però, ha rifiutato le mediazioni, dicendo addirittura di no ad un incontro che la presidente Sensi gli aveva richiesto. Risultato? Ferie extra large, prima coperte con «cure al ginocchio » e poi svelate pubblicamente parlando di «disagio» del giocatore. Morale? Oggi il Paolo Bertelli partirà per Santiago, dove si vedrà con Pizarro in una clinica della Capitale per esaminare l’incartamento medico Caso Pizarro: il cileno si farà visitare a Santiago alla presenza di Bertelli ma non tornerà prima della metà del mese e, soprattutto, per convincerlo a tornare il prima possibile. Lo attende una multa, ma almeno si smorzerebbero le voci che lo vogliono allo Zenit di Spalletti. In ogni caso Bertelli ripartirà il 10 senza Pizarro, che non si dovrebbe imbarcare prima del 13.

Americani &contratti Nel clima di vuoto societario al vertice che si respira nelle stanze di Trigoria, perciò, ogni gossip od esigenza si gonfia, senza che nessuno possa prendere iniziative. Per quanto riguarda le voci sul passaggio di proprietà, ieri sono tornati in scena (in cordata) volti noti e new entry: Angelini, Johnson, Mara e Tisch. Tutto vero? Pare di no. Cioè, gli interessi Usa sono reali, ma i presunti acquirenti sono altri. Tutti ricchi, però, tant’è cheMexes, a meno di sei mesi dallo svincolo, attende sviluppi per firmare un ricco rinnovo. «Il mio rapporto con la famiglia Sensi è sempre stato impostato sulla trasparenza e la fiducia reciproca— dice —. Sul contratto ho sempre sostenuto che non c’era fretta. Se ne occupa il mio procuratore. È da tempo che si sente con la società e so che nei prossimi giorni si incontreranno a Roma. Sono sicuro che non ci saranno problemi e qualsiasi decisione inerente al mio futuro sarà fatta in sintonia col club, a cui devo molto» . Morale? Se il nuovo proprietario non lo convincerà, Mexes rinnoverà e andrà altrove (in stile Aquilani), consentendo ai giallorossi di monetizzare.

Doni in tribunale Insomma, al momento ci si muove solo di rimbalzo. Emblematico il caso Doni. Il nel 2010 è stato esposto a una delegittimazione mediatica a livello locale, tant’è che (incassata la coraggiosa difesa di )ha deciso di querelare. Il paradosso, però, è che quella emittente è fra le più vicine proprio al club giallorosso, con imbarazzo da parte dei i dirigenti. Impressioni? A Trigoria sperano tutti che la Befana porti un gran dono: una calza piena di normalità.