Regicidio

23/12/2010 alle 12:08.

LA STAMPA (M. NEROZZI) - Quando erano Re, sul prato c'erano loro e altri dieci intorno. Del Piero, Ronaldinho, Totti: questione di nome, anche. Fuori dalla giurisdizione degli allenatori, dentro al cuore dei tifosi

Da bandiere, Del Piero e mica possono cambiare accampamento, e neppure ammainarsi, a metà stagione: semmai possono sventolare meno, ognuno per motivi diversi. Come opposta è la situazione contrattuale: in scadenza l'accordo di Alex, riccamente rinnovato quello dell'ex .

Continua a giocare tanto , 77 minuti a uscita, ma non è più il sovrano di un tempo. Il golpe l'ha fatto Ranieri, uno che già aveva ben gestito Del Piero: il vale per tutti. Numeri dieci compresi. Legge promulgata da tempo, come l'intoccabilità violata del capitano. Già un anno fa: « è diventato prevedibile - disse Ranieri - deve cambiare modo di giocare». Solo qualche mese prima, reato di lesa maestà. Non che il capitano se ne sia stato zitto a farsi saccheggiare il regno. Bastarono due sconfitte filate, in avvio di stagione, a Cagliari e Monaco: «Siamo ritornati al vecchio catenaccio - sibilò il dieci - abbiamo pensato solo a difenderci. Giocando in questo modo mi sembra difficile poter vincere le partite».

Cammin facendo, Ranierone ha ricucitoÈ il nostro capitano, uno dei pilastri del nostro progetto»), senza però rinunciare all'amato mestiere d'allenatore: «Sono pagato per fare delle scelte». Difatti, è rimasto fuori dal blitz a casa Milan. Mica un bel regalo: «Un buon Natale? Lo sarà per voi...», ha risposto ai cronisti uscendo da San Siro