Ranieri: "Roma, niente scherzi"

12/12/2010 alle 09:21.

CORSPORT (P.TORRI) - Pizarro o non Pizarro? Dubbio che sino a qualche settima­na fa, non si poneva nemmeno, ma che da qualche tempo a questa par­te è improvissamente e sorpren­dentemente nato, cresciuto e matu­rato. E non solo per questione tecni­che. Il cileno è stato per anni uno dei punti fermi del cen­trocampo giallorosso. Senza usur­pare nulla, intendiamoci, perché stiamo parlando di uno dei centro­campisti migliori che ci siano in circo­lazione. Al punto che lo stesso Ranieri lo aveva preferito a De Rossi in quel ruolo di mediano davanti alla difesa, cioè il ruolo in cui devono passare tutti i pallo­ni.

CENTROCAMPO - Il cileno è stato per anni uno dei punti fermi del cen­trocampo giallorosso. Senza usur­pare nulla, intendiamoci, perché stiamo parlando di uno dei centro­campisti migliori che ci siano in circo­lazione. Al punto che lo stesso Ranieri lo aveva preferito a in quel ruolo di mediano davanti alla difesa, cioè il ruolo in cui devono passare tutti i pallo­ni. Il fatto è che il giocatore e Ra­nieri hanno avuto una discussione piuttosto accesa dopo il derby. E la cosa pare proprio non sia finita lì. Tanto è vero che le voci di dentro di Trigoria, riferiscono di un cileno sull’orlo di una crisi di nervi, cosa che non può che sorprendere so­prattutto conoscendo i modi e le parole comunque tranquilli del giocatore. Segno evidente di una rottura che oggi come oggi pare in­sanabile. Per questa ragione, pure oggi, con costretto a un turno da spettatore a causa di un turno di , esiste il dubbio sulla scelta di Pizarro per la for­mazione titolare. Non ci fosse sta­ta la botta al perone subita ieri nel­l’allenamento da Fabio Simplicio, contro il Bari al novantanove per cento, il cileno sarebbe rimasto in panchina. Ora invece dovrebbe giocare, anche se non saremmo per nulla sorpresi se oggi, al posto di , vedessimo in campo il brasiliano.



RANIERI -Del resto, ieri, Ranieri, nella conferenza stampa della vigi­lia, il tecnico giallorosso non ha da­to nessuna certezza a proposito di Pizarro:«Non può essere al cento per cento, si stava riprendendo, ma è stato costretto a fermarsi di nuo­vo per l’influenza». Mentre, al con­trario, si è detto ottimista per Sim­pliciomi hanno detto che ha pre­so solo una botta, è a disposizione». Nell’attesa di sapere, Ranieri ha provato a spiegare quello che fino­ra non è andato nella sua Roma e che oggi, contro il Bari, non vorreb­be rivedere:« Questa contro i pu­gliesi è sulla carta la partita più facile, quindi è la più diffi­cile. Alla Roma chie­do di avere, sempre, la concentrazione massima. Una con­centrazione che ten­diamo a perdere nel­l’ultima parte delle gare in cui facciamo errori che pri­ma non commettevamo, come è ac­caduto con il Chievo e contro il Bo­logna in casa, ci siamo fatti rimon­tare due gol che hanno voluto dire quattro punti in meno. Quattro pun­ti che in questo momento fanno tut­ta la differenza del mondo. E il ner­vosismo che si è visto in qualche oc­casione, nasce proprio da questo, le nostre aspettative sono altissime, vogliamo fare di più e allora quan­do sbagliamo ci incavoliamo di più. E’ comunque un nervosismo positi­vo, ma adesso dobbiamo tramutar­lo anche in attenzione, dal primo all’ultimo minuto. Non sono preoc­cupato per le assenze, la Roma ha una grande rosa. Le mie scelte sa­ranno soltanto tecniche. Vogliamo battere il Bari e lasciare un buon ri­cordo ai nostri tifosi che sono sem­pre fantastici. Il mio obiettivo è sempre lo stesso, fare un punto in più degli ottanta dell’anno passato. Se ci riusciamo...». E sorride comegli capitava solo l’anno scorso.