Il volo dell'Air Juan

13/12/2010 alle 10:12.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Partendo da una posizione più vietata che sospetta, il volo dell’Air Juan verso il gol è cominciato esattamente dopo trenta minuti dal fischio d’avvio dell’arbitro Romeo, un veronese che farebbe scappar di casa anche la più fedele delle giuliette. Uno scatto in avanti


Uno scatto in avanti, il tocco con il in anticipo sul
avversario e, oplà, pallone in fondo alla rete, premessa e promessa di tre punti. Prima di ricevere l’abbraccio dei suoi compagni, Mexes il più veloce a correre verso di lui,
Juan aveva già baciato tre volte la fede che porta all’anulare della mano sinistra. Un pensiero dedicato alla moglie Monick; un gesto che appartiene solo ai più affettuosi e innamorati dei mariti. Per la famiglia Silveira dos Santos, del resto, sono stati giorni difficili, dolorosi: venerdì dell’altra settimana, al momento di imbarcarsi per Verona, il difensore è stato raggiunto da una telefonata della moglie in lacrime che gli comunicava una notizia terribile. Ci ha messo un attimo, Juan, per mollare tutto e correre dalla sua donna, che era in attesa del secondo figlio. Niente Chievo, perciò, e solo panchina a Cluj. Poi, ieri, di nuovo al centro della difesa e poi anche in attacco, su quella punizione di , per cercare il gol e il pretesto per fare un regalo alla sua Monick. «Voglio dedicare questo gol a mia moglie. E’ stato un periodo difficile per noi. Finalmente una gioia dopo un’amarezza», il suo dolce, timido virgolettato.

Non segnava da una vita o quasi, Juan. L’ultima volta che aveva fatto centro la Roma stava giocando contro l’, all’Olimpico in : era l’11 marzo dello scorso anno e la sua prodezza non fu sufficiente per la squadra di Luciano Spalletti per passare il turno, complici i soliti maledetti rigori. Il tocco da opportunista su Gillet («Non mi ero accorto di essere in fuorigioco») stavolta vale tanto, cioè tre punti che consentono alla Roma di continuare a guardare con interesse la parte alta della classifica.

«La Roma è ripartita? Sì, dovevamo fare bene e ci siamo riusciti. Nell’intervallo Ranieri ci ha detto di giocare in contropiede, è andata bene. Abbiamo perso troppi punti per strada, ora dobbiamo vincere più partite possibili perchè è nelle nostre possibilità. Il campionato è lungo, ma prima di andare lassù dobbiamo vincere partite e giocare bene. E noi stiamo cercando di sistemare le cose».

E ancora. «Ha segnato un difensore, ma abbiamo avuto tante occasioni da gol. Potevamo farne molti di più. Del resto, abbiamo una grande rosa. Ma finora, vuoi per infortunio o , non l’abbiamo mai avuta al completo. Adesso piano piano ci stiamo riprendendo. E questo per noi deve essere un punto forte, non di discussione».

Sabato prossimo Roma in casa del Milan, che viaggia con dieci lunghezze di vantaggio sulla squadra di Claudio Ranieri. «Ma non finisce il campionato se perdiamo o vinciamo. E’ una partita difficile, questo è sicuro. La situazione attuale è simile a quella dell’anno scorso, con il Milan al posto dell’Inter. Ma adesso dobbiamo pensare solo a vincere, magari giocando bene. Poi più in là vedremo dove saremo riusciti ad arrivare».