IL ROMANISTA (V. META) - Poteva finire in goleada landata dei quarti di Coppa Italia e invece una Roma padrona del campo era in vena di regali di Natale anticipati e ne ha fatti solo due a un Palermo falcidiato da infortuni e squalifiche.
Orchi al centro della difesa al posto dello squalificato Mladen. Beruatto deve rinunciare a Maniero e Acquah per squalifica, oltre a Martinez, Pieri e Nappello per infortunio. Partono forte i giallorossi, che collezionano tre occasioni in dieci minuti: prima un sinistro sporco di Dieme, poi un colpo di testa di Florenzi salvato sulla linea da Luigi Silvestri, quindi un altro tentativo di testa di Caprari, debole. Alla mezzora ottimo spunto di Florenzi, chiuso in extremis da Amedeo Silvestri, lazione prosegue e sul cross di Caprari, Thiam in tuffo non trova la porta.
Al 38 ci prova Caprari dalla lunga distanza, ma Di Gregorio si salva distinto. In chiusura di primo tempo, Caprari si procura un calcio di rigore, sul dischetto va Florenzi, destro sul primo palo che Di Gregorio è bravissimo a intercettare. Nella ripresa il copione non cambia, con la Roma che attacca ma non passa. Le occasioni più clamorose capitano a Florenzi (colpo di testa a lato su cross teso di Amendola) e a Caprari (destro fuori a tu per tu con il portiere), mentre in panchina De Rossi si sbraccia. A scacciare i fantasmi ci pensa una splendida azione sullasse Sabelli-Caprari, cross basso e tap-in vincente di Dieme, dopo che Di Gregorio aveva respinto due volte su Leonardi e Florenzi. Dieci minuti più tardi arriva il raddoppio: Politano va via sulla destra a velocità pazzesca e serve in profondità Leonardi, che batte Di Gregorio sul primo palo e regala un po più di tranquillità per la gara di ritorno. «Ci resta un po di rammarico per non aver fatto qualche gol in più dice Alberto De buon risultato. Si decide tutto a Palermo».