Troppe coccole attorno a Totti un Pupone a nervi tesi

01/11/2010 alle 11:49.

IL GIORNALE (F. GRASSIA) - "Arbitro fiscale » , « rosso ingiusto » , « non l’ha toccato » , « bastava l’ammonizione » e via così: questo e altro abbiamo ascoltato e letto per condannare l’espulsione di Totti nella partita vinta dalla Roma sul Lecce, giustificare la sua reazione sulla strada dello spogliatoio, insomma prenderne le parti

Ma il famigerato regolamento non fa tanti distinguo. Fuori tutti e due con il particolare che il giudice sportivo, in base al racconto dell’arbitro, avrebbe poi differenziato le sanzioni: due-tre turni di stop al giocatore leccese, una a quello romanista. Non andrà così. E salterà più di una partita, non solo il derby, perché ha perso il controllo di se stesso mentre stava uscendo dallo stadio: ci sono volute cinque-sei persone per trattenerlo e impedirgli di entrare in contatto con Olivera. Una sceneggiata vista e rivista dagli ispettori federali. In quei momenti sembrava di avere a che fare con una macchina in corsa, priva di freni inibitori, quelli che nell’uomo dovrebbero fare la differenza. A sono saltati in più circostanze, la penultima nella finale di Coppa Italia in cui mollò uncalcione a Balotelli, altro spirito ribelle.

L’etica non ha colore, non vive di geopolitica, non è malleabile: è un valore assoluto. Di questo dovrebbero ricordarsi i presunti amici e sostenitori di , quelli che scovano un alibi a ogni sua sciocchezza e, così facendo, pensano di fargli del bene. Piuttosto dovrebbero preoccuparsi, costoro, di capire perché il loro idolo non ha ancora firmato una rete dopo averne segnate 25 nelle 31 partite della scorsa stagione. Colpa sua, di una condizione approssimativa, dell’allenatore che gli ha cambiato ruolo o di uno spogliatoio che forse non lo onora più come un leader?