IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Dice che «la Roma non ha sbagliato partita, ma è stato il Palermo ad essere superiore ». La speranza è che in fondo non ci creda neanche lui. Perché Claudio Ranieri non può definire «non sbagliata» una gara in cui la Roma, di fatto, ha giocato solo per un tempo. Cosa che lui stesso, al fischio finale, ammette con sincerità: «Abbiamo disputato in modo incolore i secondi quarantacinque minuti, ma facciamo i complimenti alla squadra di Delio Rossi che ha meritato i tre punti ».
Nulla da dire su questo, ma la Roma non può essere quella vista al Barbera: «Anche perché - spiega ancora il tecnico - visti i risultati di giornata, se avessimo vinto avremmo dato un chiaro segnale al campionato. E invece ancora non siamo». Sul perché la Roma abbia fallito lappuntamento in Sicilia, Ranieri prova a dare una sua giustificazione: «Noi venivamo dalla partita col Bayern di martedì sera, loro invece hanno avuto tutta la settimana per preparare questo incontro e nel secondo tempo erano più freschi di noi che abbiamo risentito, fisicamente e di testa, della partita di Champions. Ma non cerco giustificazioni, la Roma non può essere così malvagia e di solito non lo è».
La squadra spesso è apparsa lenta: «È vero. I centrocampisti lanciavano poco gli attaccanti, Pizarro ha sbagliato molto e ci parlerò per cercare di capire il perché, ma al tempo stesso però Totti e Borriello erano un po statici. Menez poi ha avuto pochi spunti vincenti sullesterno e veniva spesso raddoppiato. Soprattutto nel secondo tempo quando, ripeto, non abbiamo fatto nulla di buono dando la possibilità ai tre attaccanti del Palermo di fare la differenza. Nel primo invece abbiamo prodotto molto, ma forse siamo stati un po leziosi, giravamo il gioco ma non riuscivamo in alcun modo ad essere concreti».
Secondo Ranieri in settimana non cerano stati segnali su una possibile prestazione negativa: «No, assolutamente. Avevamo tutte le intenzioni di continuare questa serie positiva, non avevo visto nulla che mi facesse pensare a un cedimento. Ma vogliamo continuare a correre». Magari, sulla falsariga, di quanto fatto un anno fa, con 24 partite senza sconfitte.
Ranieri si schernisce: «Basta pensare a quello che è stato, abbiamo anche cambiato molto, anche il gioco, nel momento in cui abbiamo preso Borriello». Oggi la Roma non si allenerà, da domani tutti di nuovo in campo per preparare la trasferta di sabato pomeriggio a Verona: «È unaltra gara molto rognosa, il Chievo gioca bene e venderà carissima la pelle. Noi, come sempre, andremo lì per vincere, ma ci aspetta una battaglia. Una squadra che vuole lottare per lo scudetto deve assolutamente fare punti fuori casa e non lo stiamo facendo. Dobbiamo lavorare e rimboccarci le maniche per poter dire ancora che, in questo campionato, ci siamo anche noi».