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LA REPUBBLICA (M.PINCI) - Un derby di Roma senza romani o quasi. Domenica sul prato dell´Olimpico ci saranno brasiliani, argentini, australiani, uruguaiani, francesi e norvegesi. Ma nessuno nato all´interno del raccordo, a parte De Rossi. La squalifica di Totti toglie alla sfida uno dei suoi ultimi simboli, mentre la Lazio non ha giocatori di Roma. Unico capitolino superstite dunque, tra i 22 che scenderanno in campo, è Daniele De Rossi da Ostia. Nella storia recente della stracittadina non era mai accaduto: solo cinque anni fa, l´epifania del 2005 battezzava un derby (Lazio-Roma 3-1) con sette giocatori nati nella capitale: Totti, De Rossi, Aquilani e Corvia nei giallorossi, Liverani, Muzzi e Di Canio per i biancocelesti, a cui aggiungere Peruzzi, di Blera, Viterbo.
Due anni fa i romani da derby erano ancora quattro. Per ritrovare un confronto tra i due club con un solo giocatore della capitale bisogna invece tornare al 27 ottobre 2002, Roma-Lazio 2-2 e il solo Totti in campo. «Il derby non è partita per i giocatori nati a Roma», assicura Lionello Manfredonia, che questa sfida l´ha giocata con entrambe le maglie, «Chi è nato qui subisce pressioni per tutta la settimana». Come Totti e De Rossi, disastrosi e sostituiti nell´ultima sfida: «Ma anche Nesta spesso ha steccato questa gara. Mi creda, il derby di Roma non è per i romani».