IL ROMANISTA (D. GALLI) - Una giornata di squalifica. Al massimo una giornata. È questa la sanzione che si aspetta la Roma dal giudice sportivo Gian Paolo Tosel per Francesco Totti. Se i turni di stop saranno due, la società è pronta a fare ricorso. Tosel deciderà domani, perché oggi è Ognissanti anche per la Lega di Serie A. Bisognerà capire cosa avranno scritto sia Gervasoni e i suoi assistenti, sia gli 007 della Procura Federale
Bisognerà capire cosa avranno scritto sia Gervasoni e i suoi assistenti, sia gli 007 della Procura Federale. Se fossero volate delle parole grosse, se in un momento dira si fosse rivolto agli ufficiali di gara o a Olivera in maniera non propriamente urbana, difficilmente Francesco se la caverebbe saltando solamente la Lazio.
Già, la Lazio. Lunica certezza, purtroppo, è che il Capitano assisterà al derby dalla tribuna. Non si può impugnare un provvedimento che ferma un calciatore per un turno. Senza contare che larbitro era lì a due passi. Ha visto tutto. Quindi, come si fa a pensare di poter chiedere la prova tv? Più pragmaticamente, la Roma teme che il semplice gesto di voler inseguire un avversario, senza comunque raggiungerlo, possa comportare delle conseguenze.
La speranza che si coltiva a Trigoria è che Tosel, conosciuto dalla società giallorossa per essere una persona misurata e molto più attenta degli arbitri a certe dinamiche di gioco, prenda in considerazione il momento particolarmente delicato che stava vivendo Totti. Che se cerca di raggiungere Olivera, trattenuto a fatica dal personale dello stadio e da quello della Roma, è forse perché realizza in quellistante di essersi perso la partita che più attendeva. Quella in cui - era scritto - si sarebbe sicuramente sbloccato. Oltretutto, fanno notare a piazzale Dino Viola, è evidente che Totti ha reagito a una provocazione. E che Gervasoni, come dimostra la moviola, pure quella più parziale (o laziale?), non avrebbe mai dovuto espellerlo per una semplice spintarella. Come ha ammesso lo stesso Olivera, larbitro si sarebbe dovuto limitare ad ammonire entrambi. «Non è successo niente di particolare con Totti, credo sarebbe stato più giusto un doppio giallo. Non è successo niente neanche nel sottopassaggio», ha spiegato quando gli animi si erano placati. La provocazione e lerrore tecnico. Saranno questi i due elementi su cui si poggerà il ricorso della Roma qualora la Lega dovesse stoppare Francesco per più di una giornata. A Trigoria confidano che lepisodio venga però ridimensionato dal giudice sportivo. Difficile. Molto difficile. I romanisti lo sanno bene: quando di mezzo cè Totti, è una speranza vana. Se a maggio per un calcio a Balotelli si è mosso il Presidente della Repubblica, viene da chiedersi cosa succederà adesso a Francesco. Gli dichiarerà guerra la Nato?