Col Pek in campo solo quattro vittorie su tredici incontri

29/11/2010 alle 10:04.

IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Dopo questa sconfitta si parlerà molto di moduli e di rombo, che va oppure no. Con il Bayern funzionò a meraviglia, soprattutto nel secondo tempo. A Palermo per niente, anche perché la Roma ha fatto la partita contro l’avversario sbagliato, quel Palermo che si esalta se gioca in contropiede. In Sicilia bisognava stare attenti a non scoprirsi per non lasciare quelle praterie nelle quali la squadra di Delio Rossi va a nozze. Tanto è vero che in casa ha fallito contro il Cagliari (0-0) e il Lecce (2-2), due squadre che si

In Sicilia bisognava stare attenti a non scoprirsi per non lasciare quelle praterie nelle quali la squadra di Delio Rossi va a nozze. Tanto è vero che in casa ha fallito contro il Cagliari (0-0) e il Lecce (2-2), due squadre che si chiusero togliendogli gli spazi. E ora, come scrivevamo all’inizio, si parlerà molto del modulo e il discorso finirà inevitabilmente con il coinvolgere Pizarro, che ieri rientrava da titolare e che per molti rallenta troppo le ripartenze della squadra, che senza di lui verticalizza di più e subito. Strano giudizio per uno che nella rimonta dell’anno scorso veniva considerato un insostituibile, anche se i numeri di quest’anno gli sono contrari.



Col cileno, infatti, la Roma ha giocato 9 gare del torneo 2010-11 con 2 vittorie (contro Inter e ), 3 pareggi (con Cesena, e Parma) e 4 sconfitte (a Cagliari, Brescia, e Palermo). In ha disputato 4 partite con 2 vittorie (all’Olimpico col Cluj e col Bayern, contro il quale la rimonta fu completata dopo il suo ingresso in campo) e 2 sconfitte (con Bayern Monaco e Basilea).



In totale fanno 13 gare con 4 successi, 3 pari e 6 stop. Senza di lui, invece, la Roma ha collezionato 4 vittorie (Lecce, Lazio, e Udinese) e 1 pari in campionato () più 1 successo in (a Basilea). Ma spesso, specie nel calcio, la matematica è solo un’opinione. La discussione sulla necessità o meno di impiegare il cileno come titolare, dunque, resta aperta e Ranieri dovrà valutare bene se la squadra è in grado di reggere Menez e le due punte con Pizarro dietro oppure se quei tre là davanti richiedono l’impiego di un centrocampo più muscolare composto da al centro (come vertice basso del rombo) e due mediani ai lati da scegliere volta per volta tra Brighi, Simplicio, Greco e Perrotta. L’impressione è che alla fine i destini della Roma 2010-11 dipendano molto da questa decisione. Intanto è arrivato il primo gol su azione di in questo campionato ma, derby a parte, si è allungato il digiuno di vittorie in trasferta, dove la Roma ha collezionato 4 sconfitte e 2 pareggi