
IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Lontano dalla Roma, ma sempre vicino alla Roma. Per Max Tonetto, quelli trascorsi nella Capitale sono stati gli anni più belli e intensi della sua carriera. Grazie ai giallorossi, T-max, come veniva affettuosamente chiamato a Trigoria, non si è semplicemente imposto al grande pubblico ma ha realizzato il sogno di ogni bambino: giocare con la maglia della Nazionale azzurra. Arrivato nellestate del 2006, nellarco di cinque stagioni allombra del Colosseo, ha collezionato più di un centinaio di presenze, guadagnandosi con professionalità ed educazione, ottime
Max, esiste una logica per spiegare il momento che sta vivendo la Roma?
Con la squadra che ha non è semplice dare una spiegazione. Si pensava che, con un anno in più di lavoro del
mister, le cose potessero andare meglio. Purtroppo sono quelle equazioni che sembrano perfette e invece non fanno tornare i cosiddetti conti. Una reale risposta non esiste.
Cè da preoccuparsi?
Nel giusto. Quando cominciano a subentrare tutti questi infortuni, giocatori imprescindibili della rosa: Pizarro,
Taddei e Daniele (De Rossi, ndr), bisogna stare attenti.
Che idea si è fatto della preparazione atletica studiata da Ranieri e dal suo staff?
Lo scorso anno, quando ancora ero in rosa, ho cambiato completamente le abitudini rispetto a ciò che si faceva con Spalletti e, dati alla mano, sembrava stessimo molto bene. Durante la stagione abbiamo vissuto un continuo crescendo di forma, accompagnato da grandi risultati.
I dubbi societari possono aver influenzato i risultati?
Assolutamente no, non centrano niente. Anche in passato, non siamo mai stati coinvolti direttamente e la società ci ha sempre ribadito la sua vicinanza.
Quali sono i motivi per poter credere ancora ad uninversione di rotta?
Lo scorso anno, a questo punto del campionato, avevamo soltanto due punti di differenza. Ripeto, il segnale
peggiore sono gli infortuni, vedo qualche analogia con lanno del sesto posto ottenuto con mister Spalletti
(stagione 2008/09, ndr). Se la Roma ritrova i giocatori, può uscire con slancio da questo periodaccio.
Lei che lo conosce bene, sa dirci perché la carriera di Vucinic vive fra alti e bassi?
E difficile non parlare positivamente di Mirko, sono un suo grande estimatore. E un giocatore di livello internazionale, lho visto crescere e maturare fin dai tempi di Lecce, quando era ancora un ragazzino dal grande futuro. Gli infortuni lhanno condizionato, se non ti alleni con costanza, purtroppo vai incontro a problemi. Sono sicuro che tornerà quello della scorsa annata, con ancora un ampio margine di miglioramento.
Che match sarà quello fra Roma e Lecce?
Sarà una partita difficile, la Roma non ha altri risultati oltre che la vittoria. Dovrà partire bene, evitare di correre
rischi, cercando di non pensare alle pressioni che ci sono quando giochi davanti al tuo pubblico in momenti
del genere.
Chi vince la sfida di domani fra casacche giallorosse?
Ovviamente la Roma.
Tonetto,che cosa cè nel suo futuro?
Lestate scorsa ho preferito rinunciare a diverse offerte da parte di club di serie A e B. Ho voluto privilegiare la
mia famiglia, evitando di allontanarmi da Roma. In futuro ancora non lo so, vedremo.